Dopo il pestaggio per strada esplode la rabbia dei residenti di via Manzoni
Il racconto di chi abita in zona, dopo la brutale aggressione attuata da alcuni giovani contro un automobilista: «Uno lo picchiava mentre gli altri ragazzi attorno lo incitavano. Le persone anziane hanno paura ad uscire da sole o ad attraversare il giardino sopra il parcheggio: siamo oggetto di minacce. Il Comune intervenga subito»
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ROVERETO. «Una bestialità unica. Una ferocia che non ha alcuna giustificazione. Una scena agghiacciante: mentre sulla povera vittima già a terra uno dei giovani infieriva con calci e pugni, gli altri ragazzini attorno lo incitavano ripetendo in continuazione "dai picchialo, picchialo..." Ma dove siamo arrivati? Siamo al punto che ora abbiamo paura ad uscire di casa... Una cosa assurda e inconcepibile dover rinunciare alla propria libertà per colpa di un manipolo di ragazzi imbecilli... Il problema è che come loro purtroppo ce ne sono molti altri che girano in città terrorizzando anche persone adulte e anziane. Così non si può andare avanti. Comune e forze dell'ordine intervengano. E subito prima che sia troppo tardi...».
Tra i residenti di via Manzoni rabbia, sgomento e preoccupazione dopo il brutale episodio di mercoledì quando poco prima delle 18 un automobilista di 55 anni è stato scaraventato sull'asfalto da un gruppo di cinque ragazzi e selvaggiamente picchiato. La sua colpa? Quella di aver leggermente urtato uno dei ragazzi mentre con l'auto stava entrando nel cortile di una villetta in prossimità del parcheggio interrato.
L'uomo è finito in ospedale per la frattura di tre costole e contusioni in varie parti del corpo, mentre del branco che si era subito allontanato, la polizia ha individuato e denunciato tre protagonisti dell'incredibile pestaggio: un 23enne e due 16enni, tutti italiani.
«Eccola, questa è la città della pace per i morti e per chi non vuole vedere quello che accade ogni giorno sotto i nostri occhi» tuona un anziano che abita nella strada a due passi dal centro. Beh, per fortuna non è così ogni giorno... «Se non siamo ai pestaggi quotidiani, le risse tra giovani italiani ma soprattutto stranieri sono all'ordine del giorno. Ragazzini che fanno i prepotenti ed arroganti, ti insultano o peggio ancora ti minacciano se fai loro un'osservazione, se chiedi loro di non gettare cartacce e bottiglie che poi tocca a noi raccogliere o che vediamo nel parco qui vicino. È un degrado vergognoso..» aggiunge la moglie.
Che subito ricorda un episodio raccontatole da una vicina: «Qui al parco ha visto dei ragazzini che orinavano in giro. Al suo invito di andare altrove a fare i loro bisogni per non insozzare il verde frequentato da mamme e bambini hanno risposto con fare minaccioso: non rompere i c... sappiamo dove abiti. Adesso, dico io, dobbiamo vivere in balìa di questi personaggi? Siamo arrivati al punto di dover rinunciare ad uscire di casa se non accompagnati per evitare il rischio di imbattersi in bande di ragazzini che la fanno da padrone qui, come in altre zone della città? Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: rinunciare alla propria libertà. Tutto ciò mi sembra assurdo, ma è una amara realtà».
«Troppo buonismo, troppa tolleranza, troppo lassismo. E loro, sti boci deficienti, perché altrimenti non saprei come definirli, sanno che riamaranno impuniti. Quando vedi situazioni pesanti - aggiunge un altro residente di via Manzoni - provi a chiamare le forze dell'ordine che non sempre riescono ad arrivare in tempo, ammesso che arrivino... Ma non è soltanto un problema di ordine pubblico, è una questione politica che investe le istituzioni che devono fare la loro parte per garantire la sicurezza in città, per dare risposte concrete ai cittadini sempre più disorientati ed allarmati. Vediamo come organizzarci per far sentire la nostra voce in Comune».