Baita Costa Violina dopo i vandalismi: «Necessaria la videosorveglianza»
Per ora è arrivato il palo sul quale potrà essere montato l’occhio elettronico che, oltre a immortalare chi commette reati, potrà avere anche un’azione dissuasiva. L’ultimo episodio pochi giorni fa quando la parte esterna dell’edificio di proprietà comunale è stato lasciato pieno di immondizia dopo una festa con tanto di falò
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ROVERETO. L'ennesimo episodio di vandalismo alla baita Damiano Chiesa di Costa Violina, riporta d'attualità la sicurezza dell'edificio che, gestito dal gruppo alpini di Lizzanella da quasi cinquant'anni, è di proprietà del Comune di Rovereto. La baita è in una zona isolata e non controllata ed è anche per questo che viene apprezzata da chi la utilizza per una serata di svago lasciando come traccia del proprio passaggio immondizia di vario genere. Immondizia che viene opportunamente divisa e quindi smaltita dagli alpini. Ma l'edificio è spesso vittima anche di danneggiamenti e di furti, come è successo lo scorso maggio con due incursioni nel giro di una manciata di giorni e un danno economico per le penne nere non indifferente. Ecco, per fare in modo che i malintenzionati stiano lontano dalla baita, gli alpini da diverso tempo hanno chiesto e richiesto al Comune di Rovereto di poter posizionare una telecamera di sicurezza. «Che potrebbe avere - spiegano - anche solo un effetto deterrente, evitando quindi che chi ha brutte intenzioni si avvicini e usi in maniera inadeguata la zona di Costa Violina». La richiesta, come detto, è stata fatta e rifatta e fino ad ora ci sono state rassicurazioni. Ma forse un passo avanti è stato fatto. È stato infatti posizionato un palo che sembra destinato proprio ad ospitare una telecamera. Che dovrà funzionare per forza di cose con dei pannelli solari visto che la corrente elettrica a Costa Violina non c'è e non c'è mai stata: i cavi arrivano a circa duecento metri dalla baita. Anche su questo punto gli alpini di Lizzanella, si parla di quasi vent'anni fa, avevano chiesto al Comune di intervenire portando finalmente la luce e anche l'acqua potabile di cui la baita al momento è sprovvista. Richieste che avevano ricevuto rassicurazioni ma che non si sono mai concretizzate. E questo nonostante la zona sia nel cuore di tanti e sia stata in grado in questi anni di diventare un punto di incontro per diverse persone. Un posto del cuore per tanti. Che però, e torniamo all'argomento iniziale, deve essere in qualche modo tutelata da chi la vandalizza. La speranza è che gli ultimi episodi registrati dalle cronache - dai furti ai vandalismi - siano da sprone per portare in quota almeno una telecamere di sicurezza che possa vigilare sulla zona quando non c'è nessuno e che possa, nella malaugurata eventualità, fornire indicazioni utili per dare un volto e un nome a chi ruba o a chi utilizza una cosa di tutti (la baita, lo ricordiamo ancora, è di proprietà del Comune e quindi della comunità) per farsi gli affari propri incurante dei danneggiamenti che provoca o della sporcizia che qualcun'altro dovrà poi occuparsi di pulire.