Commercio / Feste

Il Natale di Rovereto? Un successo, oppure anche no: polemica sul mercatino e sui turisti

Moschini (Consorzio InCentro) pone il problema, Prosser (Apt) parla di un trionfo di presenze, Zambelli lo smentisce: «Forse era all’estero, non lo si è mai visto a nessuna iniziativa natalizia»

ROVERETO. Il Natale è andato bene, anzi «benissimo» nonostante tutto. Lo dice il presidente dell’Apt Giulio Prosser rispondendo al presidente del Consorzio In Centro – Moschini –  che si è lamentato. Ma in città tira un’altra aria, e c’è chi è pronto a contestare di rimbalzo l’ottimismo del presidente: «Forse era all’estero durante le Feste».

Un botta e risposta in puro stile roveretano, insomma. I commercianti, per dire, lamentano incassi risicati e in molti contestano lo scarso passaggio in via Roma, dove c’era il mercatino.

Fuoco alle polveri con Moschini. 

Il Mercatino appena concluso è piaciuto ma in molti si sono lamentati della scarsa affluenza. Non tira più? «In verità siamo soddisfatti del progetto anche se confermo che c’è stata una flessione di presenze. Nelle settimane centrali c’è stata meno gente che in passato e, in generale, dopo il ponte dell’8 dicembre c’è stato un deciso calo. Dopo Natale, invece, sono arrivati tanti visitatori, forse turisti in vacanza in Vallagarina» ha detto all’Adige il presidente del consorzio «Rovereto In Centro» Massimo Moschini.

Il problema maggiore, a detta di molti, è il mercatino di via Roma che conta poche presenze. «Purtroppo è vero, anche se il mercatino diffuso che ha coinvolto i negozi è piaciuto. Però il mercatino di Natale come lo abbiamo inteso fino ad oggi non funziona più». E pensare che per anni è stato il core business delle feste di fine anno e, chiaramente, del commercio. «Sì ma ora, ripeto, non funziona più. Ora serve una scelta di coraggio: che facciamo col mercatino? Il food tira ma l’oggettistica no, non va più. E poi ci sono sempre meno aziende. Dobbiamo decidere di puntare su qualcosa che piaccia, che attiri: sull’arte magari o sulle luminarie per far venire la gente apposta a Rovereto».

Insomma, il format va rivisto? «Bisogna fare una riflessione a livello generale: dare un unicum a Rovereto per attirare qui la gente. Il turista o anche solo i visitatori di giornata devono dire vado a Rovereto perché è particolare. Ma, ripeto, serve anche un bando pluriennale per poter fare investimenti ad hoc. Comunque siamo contenti per gli sforzi di tutti. Adesso parleremo con il Comune e con l’Apt e vedremo come muoverci». 

Giulio Prosser, dell’Apt, è entusiasta. Ci vorrebbero i numeri, quelli veri, a mostrare una realtà diversa, con gente che ha scelto di passare le ferie qui e, soprattutto, di spendere qualche soldino nella città della Quercia.  «Non è vero che il Natale è andato male, è andato benissimo», tuona, al contrario, il presidente dell’Apt Giulio Prosser. Che prova a tenere botta visto che - da bravi roveretani - siamo sempre pronti a lamentarci. Eppure la gente in giro c’era e lo stesso presidente del consorzio ha provato a lanciare un messaggio. «Ha fatto bene. - ribatte Prosser - Però ci tengo a dire che il mercatino è un evento a se stante, non c’entra con l’ampia proposta natalizia».

Il Natale di Rovereto, dunque, va male? Difficile dirlo, soprattutto serve capire la «roveretanità» che si arrabbia di suo e non porta a niente. Moschini, non a caso, ha parlato di un faccia a faccia tra istituzioni e privati per organizzare un Natale accattivante. Un passaggio importante che il presidente dell’Apt vuole superare.

«Il mio obiettivo è convocare un tavolo entro la prossima settimana per partire subito con l’organizzazione. Sto parlando della sindaca Giulia Robol ma anche di tutti i primi cittadini della Vallagarina. Io rappresento l’Apt e quindi mi serve promuovere tutto il territorio».

Natale, però, è il periodo forte, economicamente parlando. «Me ne rendo conto ma il mio obiettivo è promuovere la città e la valle che, sotto Natale, ha riempito ogni camera disponibile. Se devo parlare come Apt posso dire di essere soddisfatto. Su come trasformare il prossimo Natale in un evento di grande richiamo posso solo dire che, la prossima settimana, ci siederemo tutti attorno ad un tavolo per discutere». Il Natale, insomma, ha segnato il passo.

Il presidente del consorzio Massimo Moschini ha lanciato un messaggio e, forse, l’Apt potrebbe raccoglierlo. «Il messaggio è giusto. - risponde Giulio Prosser - Il mercatino è una cosa a se stante ma il Natale, quello che porta gente in città e in Vallagarina per spendere qualche soldino, è un’altra cosa. Secondo me serve un brand lagarino unico e forte, un messaggio che parli di un Natale di valle, di 140 chilometri quadrati di offerta in Vallagarina che offrono musei, cantine, produttori enogastronomici, ristoranti, arte, cultura.

Rovereto e la Vallagarina hanno tanto da offrire e questo va oltre un singolo mercatino. La prossima settimana, come detto, ci incontreremo con la sindaca Giulia Robol ma anche con i primi cittadini della Vallagarina per allestire un Natale 2025-2026 capace di attirare tanta gente». E il marchio unico? «Ci penseremo assieme ma, ci tengo a dirlo, non disperdiamo il Natale come parentesi dell’anno che porta qui tanta gente».

Andrea Zambelli: «Prosser forse era all’estero». 

Neanche il tempo di mettere via gli addobbi, che diventa una grana politica, probabilmente destinata ad ingrandirsi, il bilancio del Natale 2024 di Rovereto. Un bilancio che, nonostante la soddisfazione manifestata dagli addetti ai lavori (il presidente del consorzio InCentro Moschini, organizzatore dell'evento, e il presidente dell'Apt Prosser) altre voci dipingono a tinte fosche. Come il consigliere comunale di Noi Rovereto Andrea Zambelli che sul tema ha presentato un'interrogazione alla sindaca Robol. «Altro che successo - argomenta -: sono mancati i turisti».

«Da anni il Comune di Rovereto - scrive Zambelli - investe ingenti risorse per allestire il "Natale a Rovereto". Una rassegna che comprende eventi culturali, momenti di intrattenimento per cittadini e turisti, le classiche luminarie natalizie e, seppur non soggetto a finanziamento pubblico, anche il mercatino di Natale con le caratteristiche casette. L'affidamento avviene tramite avviso pubblico e per l'edizione 2024 l'amministrazione aveva aumentato la somma a disposizione da 150 a 200mila euro.

C'erano tutte le premesse - ricorda Zambelli - per un'edizione di grande soddisfazione, pur nella consapevolezza che il modello dei Mercatini di Natale risulta ormai inflazionato.

Alla luce del proliferare di tali mercatini in molte altre località, non soltanto nelle regioni dell'arco alpino, ha sicuramente perso appeal in termini di attrattività, ma rappresenta pur sempre un importante polo attrattivo e volano di economia». «Il Natale è per negozi e ristoranti un momento di fondamentale importanza per far quadrare bilanci. L'investimento del Comune è stato per l'edizione 2024 particolarmente importante, con un aumento di oltre il 30% delle risorse pubbliche a disposizione. E non dimentichiamo che l'avviso pubblico del "Natale a Rovereto" 2024 recitava testualmente che "attività promozionale: dovranno essere elaborati e descritti in maniera dettagliata gli aspetti di comunicazione che il soggetto organizzatore intende porre in essere, in collaborazione con l'Apt e con l'ufficio stampa del Comune». «Ma nelle scorse settimane, a più riprese, diversi espositori del mercatino, peraltro già presenti nelle scorse edizioni, hanno lamentato l'assenza di turisti, in particolare dei gruppi organizzati e proposti da tour operator nazionali, chiedendo anche una riduzione della quota di partecipazione al mercatino stesso a causa di un sensibile calo di fatturato.

E agli osservatori più attenti non è sfuggita la mancanza di giornate affollate, neppure nei fine settimana, nella zona centrale di Rovereto così come l'assenza di pullman. La sindaca Robol fa parte del cda dell'Apt dall'autunno 2023, confermata dall'assemblea dei soci del 17 luglio 2024, e quindi ha una conoscenza diretta di quanto programma ed attua l'azienda. E non si poteva non notare la totale assenza del presidente dell'Apt (Giulio Prosser, ndr) in tutti i momenti salienti del Natale di Rovereto, dalla conferenza stampa di presentazione in municipio al taglio del nastro del Villaggio del Natale, fino alla cerimonia di accensione dell'albero in piazza Rosmini, salvo vederlo miracolosamente riapparire sull'Adige citando il grande successo del Natale in Vallagarina: "È andata benissimo". Affermazione talmente surreale da lasciar presupporre che in questo periodo sia stato fuori dall'Italia Italia per non aver percepito quanto tutti hanno, al contrario, notato».

Di qui la richiesta alla sindaca di riferire se «non reputa inopportune, se non addirittura ingiustificate, le reiterate assenze del presidente dell'Apt ai momenti ufficiali di presentazione, inaugurazione del Villaggio del Natale e cerimonia di accensione dell'albero del "Natale a Rovereto", ossia dall'evento indubbiamente più importante dell'ambito di pertinenza dell'Azienda per il Turismo Rovereto Vallagarina e Monte Baldo. E se, in quanto componente il cda dell'Azienda per il turismo Rovereto Vallagarina e Monte Baldo, abbia elementi per confermare le eclatanti affermazioni del presidente a mezzo stampa».

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