Tribunale/Rovereto

La banda dei furti: 5 colpi in tre mesi tra Rovereto e Ala, finiscono a processo 5 anni dopo

In azione di notte con la mola a disco e il volto coperto dal passamontagna. In tre a processo, accusati di aver derubato un autolavaggio, tre distributori e parcheggi interrati nel 2020

ROVERETO. Sempre con il volto coperto dal passamontagna e con gli arnesi da scasso e una mola a disco a disposizione avrebbero messo a segno quattro furti (il quinto non è andato, dal loro punto di vista, a buon fine perché sono stati "disturbati") e ora dovranno rispondere davanti al giudice di concorso in furto aggravato. Protagonisti del processo tre sinti che nei mesi estivi del 2020 sarebbero stati gli autori dei colpi messi a segno fra Rovereto e Ala con una veloce trasferta anche a Trento. Nel mirino distributori di benzina, parcheggi sotterranei e autolavaggi, tutte strutture che in comune hanno il fatto di essere a disposizione dell'utenza 24 ore su 24 e di avere le casse automatiche che custodiscono il denaro. Il primo colpo che viene contestato ai tre risale all'inizio di giugno del 2020.

Obiettivo l'autolavaggio "Millenium wash" di via del Garda. I tre - secondo la ricostruzione che è stata fatta dagli investigatori - sarebbero entrati in azione alle 3 di mattina. Con il volto travisato da un passamontagna e armati di mola a disco avrebbero forzato la cassa automatica rubando i 420 euro che erano all'interno. La notte seguente il secondo colpo di cui viene accusato il terzetto. Questa volta a subire il furto il distributore di carburante Q8 a Campotrentino, nel capoluogo. Medesimo in modus operandi. In tre col passamontagna e la mola a disco hanno forzato ancora una volta la cassa automatica rubando i 300 euro.

Per gli inquirenti sono sempre i soliti tre a colpire anche una ventina di giorni dopo, di nuovo a Rovereto, di nuovo in via del Garda. A patire il furto al distributore Agip. Anche in questo caso ad essere forzata era stata la cassa automatica, sempre grazie all'utilizzo della mola a disco. Decisamente più ricco il bottino rispetto agli altri due furti: 1.165 euro. A metà luglio in quarto furto che viene contestato ai tre sinti. Non più un esercizio commerciale su strada, questa volta il terzetto si sarebbe spostato sotto terra e più precisamente nel parcheggio interrato che si trova a pochi metri dall'ospedale Santa Maria del Carmine.

L'inizio delle operazioni di scasso - compiute ancora una volta grazie ad una mola a disco e sempre con il viso nascosto da un passamontagna - verso le 2.30 di notte e anche questa volta ad essere presa di mira, la cassa automatica dove finiscono i soldi di chi paga la sosta in struttura. L'ultimo evento che viene contestato ai tre sinti ad inizio settembre a Serravalle, comune di Ala. In questo caso il furto al distributore Esso non è andato a buon fine: i ladri hanno dovuto interrompere le loro operazioni prima di riuscire ad aprire la cassa automatica, probabilmente perché disturbati dall'arrivo di qualcuno.Ai tre viene contestato il concorso morale e materiale nelle differenti azioni criminali e anche una serie di aggravati. Ovvero quella di aver agito in circostanze di tempo (l'orario notturno) tali da ostacolare la privata difesa e di averlo fatto su cose esposte per necessità e destinazione alla pubblica fede. A quasi cinque anni dai fatti contestati e dopo gli accertamenti compiuti dalle forze dell'ordine grazie anche alla visione del filmati delle diverse apparecchiature di videosorveglianza, si è arrivati al processo per i tre. Che attraverso i loro legali si difenderanno dall'accusa di furto aggravato in concorso che viene loro contestata dalla procura della repubblica di Rovereto. Ma.D.

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