Omaggio a Mario Pasi, eroe della Resistenza
Nonostante il maltempo, numerose persone si sono riunite sabato mattina in centro città per ricordare, attraverso una breve e raccolta cerimonia, il sacrificio di Mario Pasi, martire della Resistenza trentina. Nel centesimo anniversario della sua nascita, i delegati dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi), assieme agli esponenti dell'amministrazione comunale, dell'Ana (Associazione nazionale alpini) e a diversi reduci, hanno deposto una corona alla memoria nella piazza che prende il nome del medico emiliano, medaglia d'oro al valore militare
Nonostante il maltempo, numerose persone si sono riunite sabato mattina in centro città per ricordare, attraverso una breve e raccolta cerimonia, il sacrificio di Mario Pasi, martire della Resistenza trentina.
Nel centesimo anniversario della sua nascita, i delegati dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi), assieme agli esponenti dell'amministrazione comunale, dell'Ana (Associazione nazionale alpini) e a diversi reduci, hanno deposto una corona alla memoria nella piazza che prende il nome del medico emiliano, medaglia d'oro al valore militare. La commemorazione, svoltasi sotto la pioggia alla presenza di un picchetto d'onore della polizia locale, ha visto anche la partecipazione di alcuni giovani studenti, che hanno letto estratti dalle lettere scritte da Pasi prima di essere ucciso.
Nato a Ravenna, Pasi si laureò in medicina all'università di Bologna prima di essere richiamato alle armi nel 1940. Dopo aver combattuto sul fronte occidentale ed in Albania, venne rimpatriato per ragioni di salute ed esentato dal servizio attivo. Con il Paese ancora in guerra, Pasi intraprese quindi la professione di medico presso l'ospedale di Trento, attivandosi subito per creare una rete antifascista clandestina. Dopo l'Armistizio del 1943, entrò a far parte della Resistenza con il nome di battaglia «Alberto Montagna», divenendo in pochi mesi un esponente di spicco del movimento. Catturato dalla Gestapo, venne impiccato assieme ad altri nove partigiani il 10 marzo 1945.
Alla cerimonia - continuata poi nell'atrio dell'ospedale Santa Chiara di Trento - sono intervenuti il presidente dell'Anpi Sandro Schmid, il segretario dell'Ana di Trento Paolo Frizzi e, in rappresentanza delle istituzioni pubbliche, l'assessore al decentramento Renato Tomasi. L.B.