Bressan: «Un pastore vicino alla gente»
«Un pastore vicino alla gente, a partire dal nome Francesco e dal sottolineare il suo essere vescovo di Roma». Questi i primi elementi sottolineati dall'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, sul nuovo papa
TRENTO - "Un pastore vicino alla gente, a partire dal nome Francesco e dal sottolineare il suo essere vescovo di Roma". Questi i primi elementi sottolineati dall'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan, sul nuovo papa. "Era molto quotato quando era stato eletto Ratzinger - ha affermato tra sorpresa ed emozione nell'apprendere l'elezione di Bergoglio - ma per l'età ora non me l'aspettavo. È una grande figura e rappresenta un continente, l'America Latina, dove c'è il 60% dei cattolici, e una terra, l'Argentina, che ha molto sofferto, con le dittature". "Sorprende il suo modo di fare cos spontaneo - ha aggiunto - nell'avere chiesto la benedizione del popolo, perchè ogni cristiano può benedire. L'aver pregato subito con la gente, segnale di forte spiritualità. E il non aver indossato rocchetto e mozzetta sono chiari segni della sua personalità sobria".