Michele, si licenzia per girare il mondo
In molti lo sognano, ma pochi hanno il coraggio di farlo: mollare il lavoro e girare il mondo. Michele Zanin, classe 1974, trentino con una laurea in ingegneria informatica, ricercatore specializzato in visione artificiale presso l'Fbk, lo ha fatto. Il suo viaggio toccherà Nepal, Thailandia, Cambogia, Laos, Nuova Zelanda, Australia, Tahiti, l'isola di Pasqua, Cile, Perù, Bolivia e Turchia. Tanti voli aerei, ma anche 1.100 chilometri di cammino solitario
Un giro del mondo a piedi in quattro mesi. È questa l'inusuale avventura in cui è impegnato da un paio di settimane un brillante ricercatore dell'FBK di Trento che all'inizio di marzo è partito alla volta del Nepal, prima tappa del suo lungo viaggio.
Ovviamente i trasferimenti fra una nazione e l'altra avverranno in via aerea, ma nel complesso la passeggiata prevista è di circa 1.100 chilometri, con notevole dislivello, tutti rigorosamente compiuti da solo, zaino in spalla e tablet in tasca per aggiornare - di tanto in tanto - il proprio blog (www.miczanin.it/apiedi/), aperto più per tranquilizzare parenti e amici a casa che per volontà di dare visibilità alla sua esperienza.
Protagonista di questa impresa è Michele Zanin, classe 1974, un trentino con una laurea in ingegneria informatica all'università di Bologona, un dottorato di ricerca in ICT all'università di Trento e una lunga esperienza come ricercatore specializzato in visione artificiale presso l'Fbk e in altre realtà internazionali.
Lo si potrebbe anche definire un ennesimo cervello in fuga dall'Italia, se non fosse che la sua è piuttosto una scelta dettata dalla necessità sentita di cambiare e migliorare, con un intermezzo che molti vorrebbero fare, ma che pochi si possono permettere, piuttosto che una necessità. «Mi è sempre piaciuta la montagna e da qualche anno mi piace anche l'idea di fare cammini a lunga percorrenza. Sono ancora abbastanza giovane da poter portare lo zaino in spalla e non ho particolari vincoli» spiega Zanin quando gli chiediamo il perchè di questa particolare scelta.
Il viaggio toccherà Nepal, Thailandia, Cambogia, Laos, Nuova Zelanda, Australia, Tahiti, l'isola di Pasqua, Cile, Perù, Bolivia e Turchia. Alcune tappe, come le alte montagne del Nepal, saranno particolarmente impegnative, altre, come la Thailandia, sono state scelte per relax o per fortuite combinazioni dei voli aerei, altre ancora, quali l'Isola di Pasqua, sono quelle destinazioni classificate come il sogno di una vita. Zanin, che è anche un appassionato di astronomia, racconta infatti di avere in mente l'isola di Pasqua da quando non gli fu possibile seguire un eclissi ben visibile da quel remoto punto dell'oceano, e questa volta ci resterà per 6 giorni. Tutti i dettagli del viaggio, incluse utili informazioni pratiche sulla scelta dei biglietti, del percorso e simili, sono pubblicati sul blog di Zanin, che verrà tenuto aggiornato con foto e racconti del viaggio a beneficio degli amici e dei genitori, altrimenti difficili da contattare telefonicamente con regolarità. La tecnologia, daltronde, aiuta. Tutte le guide del viaggio sono già state scaricate su tablet in formato elettronico e per i contatti, dando per scontata la presenza di una connessione Internet nella maggior parte dei posti, c'è Skype a venire in aiuto.
La preparazione non è semplice, serve pensare a visti, coperture sanitarie, al tipo di valuta portare con sè, alle medicine per le emergenze, il tutto senza appesantire il bagaglio. Zanin ha dovuto anche occuparsi del passaggio di consegne per l'associazione di volontario «L'altra strada» di cui fa parte da molti anni.
Cosa si può ricavare da un'avventura di questo tipo? «Queste esperienze ti cambiano - spiega Zanin - ad esempio, nel tempo io mi sono accorto di avere migliorato la capacità di prendere decisioni senza incertezze e sicuramente un viaggio di questo tipo mi aprirà a diverse culture e avrò una visione più ampia su molte cose».
Un percorso che finirà nel curriculum al ritorno, previsto per luglio, quando sarà tempo di cercare una nuova occupazione. Michele ha infatti deciso già con l'inizio di quest'anno d'interrompere la sua collaborazione con Fbk e prendere una pausa per questo viaggio. In verità, nuove offerte di lavoro sono già arrivate. «Non è facile trovare persone con la mia esperienza nel mio campo - spiega Zanin - ma non è detto che tutte le offerte vengano incontro alle mie aspettative». Tutte le opzioni sono quindi aperte, ma è possibile che al rientro in Italia per il ricercatore trentino si aprano di nuovo prospettive provenienti da oltre i confini nazionali.