«Protezione civile, non si improvvisa»
Nelle parole del presidente degli alpini, Maurizio Pinamonti e di quelle del presidente dei Nuvola, Giuliano Mattei, è palpabile la perplessità sulla novità annunciata durante l'assemblea degli Schützen svoltasi domenica: istituire un gruppo di protezione civile del corpo. Gli Schützen dovrebbe dare il loro contributo attraverso le realtà che già compongono la protezione civile. «Ci sono già sei associazioni, se contiamo i vigili del fuoco volontari - spiega il responsabile dei Nuvola -. La struttura già esiste, basta dare il proprio contributo. Anche nei Nuvola abbiamo alcuni che fanno parte degli Schützen: si sono iscritti come Amici degli alpini, vengono e lavorano» I tuoi commenti
TRENTO - La prima risposta va nel segno della concretezza, tipica degli alpini. «Siamo pronti a lavorare con chiunque voglia dare una mano».
Ma dalle parole del presidente degli alpini, Maurizio Pinamonti e da quelle del presidente dei Nuvola, Giuliano Mattei, è palpabile la perplessità sulla novità annunciata durante l'assemblea degli Schützen svoltasi domenica: istituire un gruppo di protezione civile del corpo.
L'idea sarebbe dunque quella di dare vita ad un gruppo di intervento formato da volontari in grado di affiancare la protezione civile in caso di calamità naturali, incidenti o disastri.
«Ho letto della proposta sul giornale - spiega il presidente delle penne nere trentine, Maurizio Pinamonti - Credo che ogni cittadino dovrebbe avere senso civico e voglia di partecipare nel momento del bisogno. C'è la buona volontà, ma serve preparazione. La protezione civile è stata organizzata nel corso degli anni, non si può improvvisare».
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