Cartomanti e «maghi»,  i trentini spendono 7 mln

Sono ben quindicimila coloro che cercano con regolarità il conforto di uno dei 200 operatori dell'occulto (100 per provincia) sparsi in Trentino e Alto Adige. Cartomanti, fattucchiere, maghi e magoni: un mercato che, in regione, può contare su un «fatturato» stimato in 7 milioni di euro ogni anno. Ma chi sono i clienti dell'occulto? Donne adulte per il 51%, uomini per il 38%, adolescenti per l'11%. I problemi sentimentale la fanno da padrone

di Stefano Piffer

Il carro, la torre, le stelle, il diavolo, la morte? Sono i nomi di alcuni degli arcani maggiori dei tarocchi, le carte che sono un po' il simbolo degli italiani che si rivolgono a maghi e cartomanti per risolvere i problemi e avere risposte. Un numero in aumento, in un periodo di crisi, dove incertezza e instabilità, sono sempre più forti e così magari si è più deboli e inclini a un raggiro che in questo settore non è cosa infrequente.


I numeri in Italia. Gli ultimi dati rivelati dal Telefono Antiplagio e legati al 2011 parlano di 12 milioni e mezzo di italiani che ogni anno si affidano all'occulto, circa 35 mila al giorno, che arrivano a spendere quotidianamente cifre che variano dai 20 ai 600 euro. I «maghi» in Italia sono oltre 15 mila e generano un indotto impressionante, 6 miliardi di euro. Il più delle volte in nero, quindi con nessun beneficio per le casse dello Stato. La regione con il maggior numero di operatori è la Lombardia (2500), seguita da Lazio, Campania (2000 a testa), Sicilia (1500) e Piemonte (1200).  E se da una parte una persona è liberissima di credere in quello che vuole, le cose cambiano quando viene plagiata perché si trova in un momento di difficoltà, sebbene ogni anno solamente quattro persone che ritengono di essere state ingannate su dieci sporgono denuncia. Le segnalazioni che arrivano invece al Telefono Antiplagio sono invece circa mille ogni anno. Le condanne generalmente variano da frode nell'esercizio abusivo della professione medica all'estorsione, oltre che evasione fiscale, stimata addirittura per il 98% delle prestazioni offerte.


I numeri in regione. Anche in Trentino Alto Adige, terra apparentemente concreta e quadrata, non mancano cifre che devono far pensare. Sono state calcolate circa 15 mila persone che cercano regalmente il conforto di uno dei 200 operatori dell'occulto (100 per provincia) sparsi sul territorio. Anche da questo punto di vista l'indotto che viene generato è considerevole: 7 milioni di euro all'anno. La tipologia delle persone che vanno dal cartomante è ben definita: il 51% sono donne adulte, il 38% uomini adulti, il restante 11% è rappresentato da adolescenti. Nonostante la crisi economica i motivi per cui ci si rivolge al mago di turno sono legati per lo più alla sfera sentimentale (52%), seguita da economia e salute. L'età media dei clienti ha 42 anni e per la stragrande maggioranza ha un titolo di studio basso.


Dipendenza. Come per il gioco d'azzardo, anche il responso di una fattucchiera o delle carte può creare una dipendenza ed essere visto come un modo semplice per risolvere un problema. Un meccanismo che però non è facile disinnescare. «Da un punto di vista psicologico è molto difficile - conferma lo psichiatra trentino Paolo Perego - perché è una cosa che fa parte della natura umana. Da sempre si cercano risposte di questo tipo. Contro i raggiri e gli imbroglioni però lo stato dovrebbe fare di più, dovrebbe opporre una vigilanza più attenta. Mentre la sensazione è che ci sia una sorta di tolleranza, nonostante le denunce delle associazioni consumatori. Ogni tanto c'è un arresto, che avviene per lo più per motivi fiscali, ma dovrebbe esserci una presa di posizione ideologica per proteggere i cittadini».
La magia esiste da sempre.


«Esatto. La ricerca di risposte magiche alle difficoltà psicologiche e materiali fanno parte dell'uomo e della sua storia. Anche in altre culture le risposte ai problemi passano attraverso pratiche di magia, basti pensare che in Africa i disturbi psichici sono trattati dagli stregoni. E quindi non è un caso che in un momento così difficile come quello che stiamo vivendo siano in aumento le persone che finiscono in questo vortice, diventando succubi di questi operatori».

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