«Vi chiedo una preghiera per il mio futuro politico»
Accade spesso, in tempi difficili, di non sapere più a che santo votarsi. Anche in politica. Ma c'è qualcuno che, almeno su questo fronte, ha le idee molto chiare. È l'assessore alla solidarietà internaziona-le Lia Giovanazzi Beltrami, che, in questi giorni, ha spedito una lettera a un gruppetto di amici religiosi, chiedendo loro, in buona sostanza, di intercedere con una preghiera per il suo futuro politico, in vista delle elezioni di ottobre.
«In questo momento di grande disorientamento, mi permetto di inviarvi un pensiero e una richiesta. Di fronte a quanto accaduto nella Chiesa, ci sono state reazioni molto diverse, certo che è venuto a mancare l'ago della bussola».
Così inizia la lettera che nei giorni scorsi l'assessore alla solidarietà internazionale Lia Giovanazzi Beltrami ha spedito ad un gruppetto di amici religiosi («si tratta di alcuni sacerdoti, vescovi, suore e missionari» spiega la diretta interessata).
Con loro ha avviato un dibattito sull'opportunità di una sua eventuale ricandidatura alle prossime elezioni provinciali (anche se in realtà bisognerebbe parlare di prima candidatura, visto che nel 2008, a causa dell'estromissione della lista Udc, Giovanazzi fu chiamata direttamente in giunta dal governatore Dellai).
L'assessore in carica conferma all' Adige che ancora non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro, anche se nella mail spiega che «quanto accaduto ai seggi nazionali ha gettato ancora più nella nebbia. Tante persone hanno paura. E a noi ora tocca portare speranza. È un'impresa titanica, e solo il Vangelo può venirci in aiuto.
Personalmente, mi ero data un tempo per fare discernimento sulla scelta di candidarmi alle prossime elezioni provinciali di ottobre. Oggi ho avuto due risposte: una dalla persona che il Signore mi ha donato per comprendere e una dal Vangelo: "... sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato." Oggi quindi è il tempo dell'umiliazione e da domani del servizio». Insomma, pare di capire che il dado sia ormai tratto e che si attenda soltanto un momento adatto per l'ufficializzazione.
«A questo gruppetto di persone - spiega l'assessore - ho chiesto di pregare affinché emerga una scelta chiara». «Vi chiedo una preghiera per riuscire a scorgere la luce e intraprendere il giusto cammino» sono le parole testuali dell'assessore nella lettera.
Dal punto di vista politico prima di pubblicizzare la sua (ri)discesa in campo benedetta dal suo gruppo religioso di riferimento l'assessore attende l'esito del congresso nazionale dell'Udc del 27 aprile ma anche quello che succederà dentro l'Upt. «Ho partecipato a qualche loro incontro - ammette Lia Giovanazzi - ma ancora non ho scelto».
«Io auspico la nascita di un'area come quella ipotizzata all'epoca del "Partito della nazione" che coinvolga un mondo che va dall'Udc a Scelta Civica. So che su questo progetto sta lavorando anche Dellai e vediamo come si evolverà».
Nel frattempo l'assessore con la sua associazione «Stella» si sta concentrando sulla campagna elettorale per le comunali di Pergine Valsugana nella quale verrà presentata una lista civica aperta alla partecipazione del gruppo socialista.