Canova, siringhe al parco Chiesti maggiori controlli
Sono stati davvero momenti concitati quelli vissuti giovedì dagli abitanti di Canova, in seguito al ritrovamento di siringhe e alcune gocce di sangue nel parco sito in prossimità della chiesa.L'allarme che scaturisce dal ritrovamento è duplice: non solo perché si mette in pericolo la salute dei bambini e delle numerose famiglie che ogni giorno, soprattutto col bel tempo, giocano nel parco di Canova, ma anche perché la problematica del consumo e della vendita di droga, nonostante un periodo di stasi, pare essere ritornata alla ribalta con conseguente degrado della zona e aumento della criminalità
TRENTO - Sono stati davvero momenti concitati quelli vissuti giovedì dagli abitanti di Canova, in seguito al ritrovamento di siringhe e alcune gocce di sangue nel parco sito in prossimità della chiesa. A segnalarne il ritrovamento sono stati gli esponenti del Carroccio, tanto che il consigliere circoscrizionale Devid Moranduzzo non ha esitato a informare anche l'amministrazione comunale, i vigili urbani e la questura.
L'allarme che scaturisce dal ritrovamento è duplice: non solo perché si mette in pericolo la salute dei bambini e delle numerose famiglie che ogni giorno, soprattutto col bel tempo, giocano nel parco di Canova, ma anche perché la problematica del consumo e della vendita di droga, nonostante un periodo di stasi, pare essere ritornata alla ribalta con conseguente degrado della zona e aumento della criminalità.
«Cosa succederebbe - chiedono i rappresentanti della Lega - se un bambino dovesse infettarsi? O su un adulto scivolasse su una siringa? Vogliamo che i cittadini di Gardolo siano al sicuro, che possano camminare liberamente per strada così come giocare in serenità al parco. Speriamo che, almeno per una volta, l'amministrazione prenda in seria considerazione quanto accaduto e intervenga». La Lega chiede dunque che la Circoscrizione e il Comune prendano in mano la situazione.