Cia: «Imu, anziani usati come bancomat»

Il consigliere Claudio Cia all'attacco dell'Imu. Sul proprio sito Cia parla di anziani usati come bancomat e riporta il caso di un’anziana di 87anni, ospite di una RSA, che per potersi pagare la retta di 17.887,50 euro ha dovuto affittare il proprio appartamento e ora è anche costretta a sostenere un’ulteriore spesa di 672 euro per il pagamento dell’IMU quando, per uno stesso appartamento nel medesimo condominio (uguale metratura e rendita catastale) ma considerato “prima casa”, altri proprietari versano solamente 158 euro

L'ARTICOLO DI CLAUDIO CIA

 

L’IMU, tassa iniqua perché colpisce sogni e sacrifici di molta gente, momentaneamente “parcheggiata” per la prima casa, non smette di far paura. Infatti, se di per sé è una tassa ingiusta, risulta essere anche crudele quando infierisce sui tanti anziani spesso non autosufficienti che, ricoverati permanentemente in una struttura assistenziale (RSA, ecc…), si ritrovano la loro “vera” prima casa tassata come seconda perché risultano residenti nella struttura assistenziale che li accudisce!

 

Per questi immobili la prima rata IMU andrà pagata entro giugno, senza alcuna esenzione. Ci sono molte situazioni in cui l’anziano è costretto ad affittare il proprio immobile per poter pagare la retta della RSA in quanto la sola pensione non è sufficiente a garantire la copertura della spesa.

 

È il caso di un’anziana di 87anni, ospite di una RSA, proprietaria di un appartamento (rendita catastale 511,29) e con CUD di 10.509,59 euro (lordi) che per potersi pagare la retta di 17.887,50 euro (effettivamente pagati nel 2012) ha dovuto affittarlo e ora è anche costretta a sostenere un’ulteriore spesa di 672 euro per il pagamento dell’IMU quando, per uno stesso appartamento nel medesimo condominio (uguale metratura e rendita catastale) ma considerato “prima casa”, altri proprietari versano solamente 158 euro!

 

Questo è un problema che riguarda tantissimi anziani ospiti delle RSA che non possono certo essere paragonati ai proprietari di effettive seconde case! La percezione è quella di una politica che ha fatto dell’anziano un bancomat da cui pescare a piene mani perché non si lamentano né protestano.

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