La Lega contro il Cafè de la Paix Intanto avanti la raccolta firme
Mentre la raccolta firme per "salvare" il Café de la Paix continua a ritmi serrati (circa un migliaio i consensi raccolti tra web e sede del locale), la Lega Nord del Trentino si schiera apertamente contro il locale situato nel passaggio teatro Osele. "Il bar fa parlare di sé non per l’elevato valore culturale e umano delle attività che ospita, ma per le ripetute lamentele dei cittadini per gli schiamazzi notturni ed i rumori molesti che da giorni vanno avanti senza che si possa trovare una soluzione “pacifica” appunto" I tuoi commenti La risposta alla petizione
L'APPELLO DELLA LEGA
“Cafè de la paix”, ma quale paix?
È molto interessante rilevare che a pochi mesi dall’apertura, già il “Cafè de la paix” faccia parlare di sé non per l’elevato valore culturale e umano delle attività che ospita, ma per le ripetute lamentele dei cittadini per gli schiamazzi notturni ed i rumori molesti che da giorni vanno avanti senza che si possa trovare una soluzione “pacifica” appunto.Dopo un’ennesima chiamata di un cittadino esasperato per il rumore in orario notturno l’amministrazione ha ridotto l’orario di apertura alle 22.30 ottenendo quale risposta la rivolta dei gestori con l’annuncio della loro disubbidienza e intenzione di restare aperti oltre il consentito.Non possiamo dimenticare che il “Cafè de la paix” è nato da un’iniziativa del Forum Trentino per la Pace ed i Diritti umani, ma sembra qui che i diritti non siano di tutti, bensì solo di alcuni, mentre altri, che peraltro risiedono li da una vita, devono sottostare al “diritto” di questo nuovo circolo che sembra più che altro un’estensione del centro Bruno, anche per l’assenza del rispetto verso l’amministrazione e chiunque in generale, oltre che alla tendenza ad occupazioni abusive (spazi esterni al locale).Dov’è dunque la pace ed il rispetto dei diritti di tutti i cittadini (inclusi i residenti)? Che ne è stato del “luogo di relazione distesa con la città che ospita il Forum” che doveva diventare il Café? Dov’è quell’“angolo della città che trasmetta al visitatore la percezione di un territorio che ha fatto della ricerca sulla pace e sui diritti umani un motivo di orgoglio, una parte importante della propria identità culturale”, che doveva essere?Nei nostri rispettivi ruoli di consiglieri riteniamo che non sia tollerabile che in forma legalizzata si consenta che una forma di degrado (l’abbandono di prima) lasci posto ad un'altra (schiamazzi ed occupazioni abusive), che porta questa volta rumori molesti e profonda offesa al quartiere che la ospita. Il tutto con la benedizione di emeriti personaggi del panorama politico della maggioranza che dovrebbero ben valutare le loro responsabilità nel consentire una tale distorsione di uno dei più alti valori che da sempre sostengono il volontariato trentino che è il rispetto per gli altri.Non si capisce, tra l’altro, come pensino di agire portando come bandiera la pace ed i diritti di tutti quando hanno come ispiratore e direttore chi prima era il re degli anarchici.Agiremo quindi con atti appropriati nei diversi livelli amministrativi di competenza affinché sia ripristinata la legalità ed il rispetto dei residenti.
Lega Nord Trentino
Alessandro Savoi – consigliere provinciale
Vittorio Bridi – consigliere comunale Trento
Gianni Festini Brosa – consigliere circoscrizione C12