Le Albere a rilento, bar ancora chiusi

Ad una decina di giorni dalla ben riuscita apertura del Muse parecchi esercizi pubblici del nuovo quartiere delle Albere sono ancora chiusi: pare che manchino delle autorizzazioni per poter alzare le serrande. Una situazione che ha messo inquietudine a diversi commercianti cittadini che sul successo del nuovo polo museale - residenziale hanno scommesso parecchio acquistando (nonostante la difficile fase del ciclo economico) locali e investendo in nuovi arredamenti e personale

Ad una decina di giorni dalla ben riuscita apertura del Muse parecchi esercizi pubblici del nuovo quartiere delle Albere sono ancora chiusi: pare che manchino delle autorizzazioni per poter alzare le serrande.
Una situazione che ha messo inquietudine a diversi commercianti cittadini che sul successo del nuovo polo museale - residenziale hanno scommesso parecchio acquistando (nonostante la difficile fase del ciclo economico) locali e investendo in nuovi arredamenti e personale.
Figurarsi se nei mesi scorsi baristi e ristoratori non si sono dati da fare - per quanto di loro competenza - per avere le carte in regola per poter aprire nei giorni di inaugurazione del Muse, per poter sfruttare il traino della promozione a livello nazionale (e non solo) del nuovo museo. E invece niente. Passa un giorno, ne passano due. Una settimana.
Dopo un po' qualcuno si è presentato alle associazioni di categoria per segnalare il problema e per avere un aiuto a risolverlo.
In Comune, però, cadono dalle nuvole.
«Per il primo lotto di edifici ultimati, tra cui il Muse e quelli attigui - spiega il vicesindaco e assessore all'urbanistica Paolo Biasioli dopo una verifica con i propri tecnici - per noi è tutto in regola. I locali che, attraverso la Castello sgr (la società che ha costruito il quartiere progettato da Renzo Piano, ndr), hanno chiesto l'agibilità l'hanno ottenuta. Tra questi, mi risulta, anche il tabacchino».
Eppure qualcuno ancora non può aprire. «Da noi - insiste Biasioli - non ci sono pratiche inevase. Anche perché quando si ha in mano l'agibilità basta presentare una Scia (segnalazione certificata di inizio attività, ndr) per ottenere l'automatica autorizzazione ad aprire».
E dunque? «Se ci sono dei ritardi - ipotizza l'assessore - bisogna chiedere a Castello».
In effetti da una nostra verifica all'Infopoint, pur se il responsabile delle pratiche di agibilità e Scia è in ferie, spiegano che ci sono ancora alcune carte da mandare in Comune. «In ogni caso - aggiungono - sarà fatto tutto entro pochissimi giorni».
I gestori dei locali rimangono in attesa. E con loro anche i visitatori del museo visto che, in questi primi giorni di apertura, hanno potuto utilizzare unicamente la caffetteria interna al Muse per ristorarsi dopo la visita al centro della scienza.

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