Provincia socia di Mosna
Tra le proposte del suo programma ha già indicato quella che considera un autentico pilastro: meno pubblico e più privato. Dunque, se Diego Mosna, candidato di Progetto Trentino, vincerà le elezioni e sarà eletto presidente della Provincia, dovrà cominciare a fare ordine in casa propria. La Provincia, infatti, attraverso il suo braccio operativo Tecnofin Trentina, è azionista, con una quota del 7%, di Diatec Cles, la spa controllata da Diatec Holding, della quale lo stesso Mosna è presidente e amministratore delegato
TRENTO - Se l'imprenditore Diego Mosna verrà eletto presidente della Provincia di Trento si ritroverà ad essere socio di se stesso. L'ente pubblico, infatti, tramite la sua società finanziaria Tecnofin Trentina spa, detiene 7.000 azioni privilegiate, pari al 7% del capitale della Diatec Cles spa , che è la società operativa con stabilimento in Trentino della Diatec Holding spa di cui Mosna è il presidente e l'amministratore delegato.
Il valore nominale (perché ovviamente è variabile a seconda dell'andamento delle azioni) della quota della Provincia è di 361.550 euro su un capitale di 5 milioni e 165 mila euro. Questo è però solo quello che resta. Tecnofin è infatti nel capitale della Diatec Cles da anni. Vi è entrata già nel 2000, con un impegno di soldi pubblici di 1.032.951 euro. Evidentemente, allora Mosna ritenne più conveniente chiedere aiuto alla Provincia, già guidata da Lorenzo Dellai, piuttosto che ad altri soci privati o alle banche, per ricapitalizzare la società. Anche dovesse diventare governatore, comunque, la legge provinciale non prevede alcun conflitto di interesse per una situazione del genere. La norma sull'incompatibilità, infatti, non cita i soci in società partecipate dalla Provincia o che hanno ricevuto contributi pubblici, ma parla solo di legale rappresentante, amministratore e direttore generale.
Società lussemburghesi, sede a Milano.
La Diatec Cles spa opera in Val di Non, ma ha sede legale a Milano, così come la Diatec Holding spa che la controlla e che ha un capitale di 8.000.000 di euro di proprietà per 384.844 azioni pari a 3 milioni 868 mila euro nominali della Diatec International Sa con sede in Lussemburgo e per la stessa quota è in mano alla Superbond Sa , un'altra società che ha sede sempre in Lussemburgo. Resta una quota minore di poco più di 26 mila azioni intestate direttamente a Diego Mosna.
Il ricorso a società lussemburghesi è molto comune nelle holding per ragioni fiscali - consente di pagare meno tasse - non sappiamo se questa è la ragione che ha motivato anche il gruppo Diatec. Mentre l'avere la sede legale a Milano non necessariamente vuol dire che la multinazionale Diatec non paghi le imposte in Trentino, perché la società può scegliere dove versare.
Contributi e agevolazioni provinciali.
Diego Mosna subito dopo aver annunciato la sua candidatura ha indicato tra i suoi principali obiettivi la lotta alla burocrazia e alla necessità di ridimensionare l'apparato e il ruolo del pubblico. L'imprenditore noneso dimostra, per altro, di essere riuscito negli anni a districarsi bene nella burocrazia provinciale e di essere ricorso più di una volta ai sussidi offerti da «mamma Provincia».
Scorrendo le delibere e le determinazioni pubblicate sul sito della Provincia (dai primi anni '90 in poi) si trovano contributi concessi alla Diatec (oltre al milione di euro messo da Tecnofin per entrare nella società) per quasi 900 mila euro (considerando la conversione in euro dei primi stanziamenti che erano in lire). Un primo consistente contributo risale al 1992, proposto dall'allora assessore all'industria Aldo Degaudenz, ed è di 390.242.320 lire per investimenti sullo stabilimento di Cles. Qualche anno prima, nel 1988, la Provincia aveva infatti venduto a Diatec un terreno a Cles per l'ampliamento dello stabilimento ponendo termini per l'ultimazione dei lavori, che non sono stati rispettati. Nel 1999 però l'assessore Marco Benedetti e la giunta decidono di non applicare comunque alcuna sanzione nonostante il ritardo di 46 mesi. Altri 73.600.000 lire di contributi vengono concessi nel 1999 in base alla legge sui servizi alle imprese e 23 milioni di lire per un intervento di installazione di generatori di calore ad alto rendimento. Nel 2000 il Servizio industria concede un contributo di 271.704.620 lire per acquisto macchinari ad alta tecnologia e trasferimento di tecnologie.
Nel 2008 la società Radice srl con sede a Cles, controllata al 100% dalla Diatec Holding spa, ottiene un contributo di 493.437 euro per un progetto di ricerca applicata per lo sviluppo di una cella fotovoltaica. Diatec, dopo aver rilevato la ditta Artec Commerciale srl, ha ottenuto anche delle commesse a trattativa privata dalla Provincia, per alcune migliaia di euro, per la distribuzione a privati e a enti pubblici dei prodotti cartografici e i supporti informatici cd rom per la carta tecnica generale del territorio provinciale dal 2004 in poi.
Infine, c'è la sponsorizzazione della Trentino Volley , società sportiva presieduta da Mosna, per la quale la Provincia tramite Trentino Sviluppo ha stanziato 700 mila euro l'anno.