Il vescovo di Trento: ingrato dimenticare morti
«È ingrato dimenticare i propri morti e volerne cancellare il ricordo, affidandolo magari solo a siti virtuali, che sono validi se tali restano». Lo ha detto l'arcivescovo di Trento, Luigi Bressan, nell'omelia pronunciata al cimitero cittadino in occasione della festa di Ognissanti
TRENTO - "È ingrato dimenticare i propri morti e volerne cancellare il ricordo, affidandolo magari solo a siti virtuali, che sono validi se tali restano". Lo ha detto l'arcivescovo di Trento, Luigi Bressan, nell'omelia pronunciata al cimitero cittadino in occasione della festa di Ognissanti.
"Fate bene a portare anche i bambini nei cimiteri - ha aggiunto - perchè imparano la visione reale della vita e sono lieto quando vedo anche dei giovani che non vivono fuori della realtà, ma appunto da queste visite traggono sprone per una pienezza di vita. Essa non viene invece dalle serate e notti spese per Halloween, anche se il gusto di ritrovarsi insieme e il desiderio di scongiurare la morte esprimono un'aspirazione, alla quale però soltanto la festa cristiana dà una risposta valida, non illusoria e alienante".