Trento, due manifestazioni contro CasaPound
Sarà un sabato di grandi mobilitazioni antifasciste quello che si appresta a vivere la città di Trento in occasione dell'apertura della nuova sede di CasaPound che sarà inaugurata a Madonna Bianca. Dopo l'incontro promosso dal Centro sociale Bruno a Piedicastello di qualche giorno fa, ieri si sono invece riunite le altre associazioni cittadine, l'Anpi del Trentino, l'Arci, le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, Udu (Unione degli Universitari), Uisp, Deina, Arcigay e Arcilesbica. Saranno due i momenti di mobilitazione, uno promosso dall'assemblea antifascista di cui fa parte in modo più attivo il Centro sociale, e un altro promosso dalle associazioni, dai sindacati e dalle realtà legate al mondo Arci
Sarà un sabato di grandi mobilitazioni antifasciste quello che si appresta a vivere la città di Trento in occasione dell'apertura della nuova sede di CasaPound che sarà inaugurata a Madonna Bianca. Dopo l'incontro promosso dal Centro sociale Bruno a Piedicastello di qualche giorno fa, ieri si sono invece riunite le altre associazioni cittadine, l'Anpi del Trentino, l'Arci, le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, Udu (Unione degli Universitari), Uisp, Deina, Arcigay e Arcilesbica.
Saranno due i momenti di mobilitazione, uno promosso dall'assemblea antifascista di cui fa parte in modo più attivo il Centro sociale, e un altro promosso dalle associazioni, dai sindacati e dalle realtà legate al mondo Arci. Questi ultimi si ritroveranno sabato mattina, dalle ore 10 in piazza Pasi dove allestiranno un «sit-in democratico» per sensibilizzare i cittadini sul rischio di un ritorno «di posizioni legate alla xenofobia e alle matrici ideologiche neonazifasciste e antisemite nazionali e internazionali». La location è stata scelta in onore di Mario Pasi, partigiano, medaglia d'oro al valor militare alla memoria, uno tra i maggiori promotori del movimento antifascista durante la dittatura.
«Riteniamo - spiegano le associazioni promotrici della mobilitazione in una nota congiunta - che l'annunciata apertura di una nuova sede di CasaPound a Trento sia una provocazione. Così come è stata l'ipotesi della sepoltura nella nostra Regione del boia nazista delle Fosse Ardeatine Priebke». In un documento, i promotori hanno formalmente richiesto a tutte le istituzioni e le autorità competenti di proibire manifestazioni che assumano un carattere fascista, anche utilizzando simboli che si richiamano al nazifascismo nonché di applicare rigorosamente la legge Mancino in tutti i casi in cui si manifesti apologia del regime fascista e si esprima odio razziale o attacchi a ogni tipo di diversità. Infine è stato richiesto un incontro con il sindaco di Trento e il commissario del Governo. Da qui anche l'idea di una mobilitazione permanente. «Proponiamo una permanente mobilitazione democratica e per questo costituiamo il Coordinamento unitario antifascista trentino» aperto a tutte le forze sociali, politiche e a singoli cittadini. «In piazza Pasi - ha spiegato Mirko Carotta, segretario organizzativo della Cgil - faremo un volantinaggio attivo per denunciare l'apertura della nuova sede di CasaPound. Sono persone che si definiscono fascisti del terzo millennio e con la loro ideologia vanno contro la Costituzione. La nostra denuncia sarà di carattere democratico e chiediamo la partecipazione di tutti i cittadini».
Ad esprimere preoccupazione per l'apertura della nuova sede di CasaPound a Madonna Bianca è anche il segretario della Filcams Cgil del Trentino che ieri per voce del segretario Roland Caramelle ha espresso la propria volontà di «partecipare a tutte le iniziative che verranno organizzate allo scopo di contrastare e isolare il nuovo fascismo». Una seconda mobilitazione arriverà dal Centro sociale Bruno che per sabato alle ore 14 ha promosso un incontro in piazza Dante intitolato«Assemblea antifascista no nazy in my town» che vuole «portare in piazza la volontà diffusa di costruire insieme una città meticcia e solidale, ma che abbia la determinazione di impedire realmente l'apertura di Casapound a Trento».
A preoccupare non poco le associazioni è però anche la possibile mobilitazione che, sempre sabato, radunerà a Trento diversi anarchici e che potrebbe portare non poche tensioni.