«Si studia la possibilità di sequestrare elemosine»

L'amministrazione comunale sta studiando la possibilità di sequestrare a chi chiede l'elemosina sulle strade cittadine il provento della sua attività. Lo ha annunciato ieri sera in consiglio comunale il sindaco Alessandro Andreatta, intervenendo nel corso del dibattito sull'accattonaggio, innescato da una mozione presentata dalla Lega Nord

poverta_5985453.jpgTRENTO - L'amministrazione comunale sta studiando la possibilità di sequestrare a chi chiede l'elemosina sulle strade cittadine il provento della sua attività. Lo ha annunciato ieri sera in consiglio comunale il sindaco Alessandro Andreatta, intervenendo nel corso del dibattito sull'accattonaggio, innescato da una mozione presentata dalla Lega Nord.

 

«Ci rendiamo conto che è un provvedimento facilmente aggirabile, perché è sufficiente che chi chiede l'elemosina ceda quanto raccolto ad altri con cui è d'accordo in modo da non farsi trovare con il denaro addosso - ha detto il sindaco - ma comunque anche questo potrebbe essere un deterrente». Posto che il vero deterrente, sottolineato e ribadito da Andreatta, è che la gente si astenga dal dare soldi a questa gente, togliendo così la fonte di sostentamento e le ragioni stesse per chiedere la carità.


La mozione della Lega Nord chiedeva che il sindaco intervenisse con un'ordinanza introducendo sanzioni a chi pratica l'accattonaggio, cosa che Andreatta ha detto di non poter fare perché considerata illegittima dalla legge. «Anche il sindaco di Verona che l'aveva fatta - ha detto in aula - l'ha dovuta ritirare». La Lega, comunque soddisfatta della risposta del sindaco, ha ritirato la proposta di mozione.

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