«Una sconfitta quando un appalto non viene vinto da trentini»
13.248 imprese, per 34.500 addetti. Questo il mondo dell'artigianato trentino, un mondo che genera quasi il 16 per cento del pil complessivo della provincia. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi lo ha incontrato stamani intervenendo all'assemblea generale dell'Associazione Artigiani, tenutasi alle cantine Mezzacorona, dialogando con il suo presidente Roberto De Laurentis. "Considero una sconfitta - ha detto Rossi - quando una gara d'appalto non viene vinta da un'impresa trentina, sia perché abbiamo la necessità di alimentare la nostra Autonomia sia perché le imprese trentine lavorano mediamente meglio delle altre"
13.248 imprese, per 34.500 addetti. Questo il mondo dell'artigianato trentino, un mondo che genera quasi il 16 per cento del pil complessivo della provincia. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi lo ha incontrato stamani intervenendo all'assemblea generale dell'Associazione Artigiani, tenutasi alle cantine Mezzacorona, dialogando con il suo presidente Roberto De Laurentis. Rossi ha confermato la volontà della Provincia di ridurre la pressione fiscale sulle imprese, premiando inoltre con uno sconto ulteriore quelle che si impegnano maggiormente sul fronte occupazionale. "Considero una sconfitta - ha detto inoltre - quando una gara d'appalto non viene vinta da un'impresa trentina, sia perché abbiamo la necessità di alimentare la nostra Autonomia, attraverso i meccanismi di finanziamento stabiliti dall'accordo di Milano, sia perché le imprese trentine lavorano mediamente meglio delle altre. Dobbiamo lavorare di più sul versante della competitività, sia come amministrazione provinciale sia come sistema delle imprese".
Riguardo alla particolare attenzione riservata ai giovani e alla delega dell'istruzione, che Rossi ha deciso di tenere per sé, il presidente ha spiegato che "il tema dell'istruzione è fortemente legato a quello dello sviluppo e della competitività. Dobbiamo introdurre la cultura di impresa anche nel nostro sistema scolastico, coinvolgendo il tessuto produttivo della nostra società. Immaginiamo dei poli scolastici che vedano presenti al loro interno anche le imprese".
Rossi ha rivolto inoltre un appello affinché anche il mondo dell'artigianato appoggi la trattativa che la Provincia autonoma sta conducendo con Roma. "Nonostante l'Accordo di Milano il Governo, quale che sia la sua composizione, continua a chiederci sacrifici, ignorando il meccanismo che noi abbiamo proposto per concorrere al risanamento dei conti dello Stato, basato sul residuo fiscale, che ci allineerebbe a Lombardia e Veneto, cioè alle regioni del Nord più virtuose. Ciò che ci chiede Roma non è equo e non è rispettoso della nostra Autonomia. Ora si è aperto uno spiraglio importante. Ci auguriamo di poter esercitare la nostra influenza, anche grazie alla nostra rappresentanza parlamentare , ma abbiamo bisogno di fare sentire dietro di noi il respiro di tutto un popolo e della sua economia".
Riguardo alla richiesta di cancellare l'Irap, Rossi, ha confermato la volontà della Provincia di ridurre la pressione fiscale, premiando inoltre con uno sconto ulteriore quelle imprese che si impegnano maggiormente sul fronte occupazionale. In merito alle opere pubbliche che i comuni stanno realizzando, in un quadro complessivo che vede le risorse disponibili calare, Rossi ritiene si debba dare la precedenza alle opere prioritarie sia sotto il profilo della loro utilità sia perché non necessitano di ulteriori finanziamenti di parte comunale.
Infine Rossi ha sottolineato come sia necessario migliorare la leva del credito. "Partirà a gennaio il nuovo fondo di rotazione, ma sappiamo di dover migliorare la nostra capacità di rapportarci con il sistema finanziario nel suo complesso, che deve tenere conto delle necessità del nostro tessuto produttivo".