Montagna: per le valanghe giornata ad alto rischio

In una giornata in cui il pericolo di valanghe e slavine era segnalato come marcato, sono stati numerosi gli episodi di distaccamenti nevosi che si sono verificati sulle montagne trentine. E anche per oggi le previsioni parlano di un rischio marcato, almeno di grado 3 su una scala di 5

In una giornata in cui il pericolo di valanghe e slavine era segnalato come marcato, sono stati numerosi gli episodi di distaccamenti nevosi che si sono verificati sulle montagne trentine. Soprattutto sui versanti di confine: al passo Tonale nel pomeriggio un free rider tedesco è rimasto miracolosamente illeso in zona Negritella. Assieme a una donna stavano praticando il fuoripista in una piccola valle, quando la massa e si è staccata dal pendio ripido che stavano attraversando. L'uomo è stato salvato dall'airbag che aveva nello zaino. La valanga aveva un fronte di un centinaio di metri, per una lunghezza di circa duecento e uno spessore di 50-60 cm. È stato tratto in salvo dal soccorso alpino trentino e lombardo delle stazioni di Vermiglio e Ponte di Legno.
Sempre sul versante lombardo, una serie di slavine e smottamenti ha isolato la zona di Gaver, nella zona di Bagolino, verso il passo Maniva: un centinaio le persone che per tutta la giornata di ieri sono rimaste bloccate nelle abitazioni e nelle strutture ricettive della zona.
Spostandoci dai settori occidentali a quelli orientali, poi, sulle Dolomiti una slavina ha invaso una pista del comprensorio sciistico dell'Agordino, non lontano dal passo Fedaia. Fortunatamente la massa nevosa non ha travolto nessuno degli sciatori.
Nel frattempo, anche per oggi le previsioni parlando di un rischio marcato, almeno di grado 3 su una scala di 5, di valanghe.
Un rischio accresciuto dalle condizioni meteo che dovrebbero migliorare con un aumento delle temperature. La tregua del maltempo potrebbe spingere qualche escursionista ad avventurarsi sulla neve fresca, ma il presidente del Soccorso alpino trentino Adriano Alimonta mette tutti in guardia: «I pericoli sono elevatissimi. Sempre, ma soprattutto in condizioni come quelle venutesi a creare in questi giorni. La neve caduta in queste ore è piuttosto pesante e non ha legato con quella caduta nelle settimane precedenti: grosse masse nevose sono dunque "appoggiate" le une sulle altre, con grande rischio di distaccamenti».

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