Whirlpool, Olivi: cerchiamo investitori
Oggi tornano in fabbrica, a ranghi completi, i circa 460 operai della Whirlpool di Spini di Gardolo, per l'ultimo mese di produzione a pieno regime, prima dell'avvio della cassa integrazione e la progressiva dismissione della storia fabbrica del freddo
TRENTO - Oggi tornano in fabbrica, a ranghi completi, i circa 460 operai della Whirlpool di Spini di Gardolo, per l'ultimo mese di produzione a pieno regime, prima dell'avvio della cassa integrazione e la progressiva dismissione della storia fabbrica del freddo.
La segretaria Fiom-Cgil Manuela Terragnolo spiega: «Aspettiamo intorno al 20 gennaio una convocazione da parte della direzione per mettere a punto la scaletta del graduale disimpegno produttivo. Intanto qualche visita c'è stata, spontanea, oppure organizzata da Trentino sviluppo o dall'agenzia incaricata Sofit. Ma dobbiamo essere seri e prudenti: siamo lontani da prospettive industriale alternative già delineate, però la speranza di un nuovo insediamento produttivo si può coltivare».
Anche l'assessore provinciale allo sviluppo economico e al lavoro Alessandro Olivi ha chiesto un incontro alla Whirlpool per definire i dettagli dell'accordo firmato nel luglio 2013: «La multinazionale americana, com'è noto, ha messo a disposizione un «cestino» dal budget di 3 milioni di euro per definire - con un'accurata attività di scouting industriale - delle prospettive concrete per la reindustrializzazione del sito e il ricollocamento lavorativo degli attuali dipendenti della Whirlpool. Confermo: visite e sopralluoghi ci sono stati, è prematuro alimentare illusioni, ma siamo impegnati al massimo per questo obiettivo».