Viaggia con una falsa assicurazione, condannato
Un «3» che diventa un «8» e un «2» che si trasforma in un «3». Il tentativo di allungare il periodo di copertura assicurativa senza dover versare un euro è però costato caro ad un automobilista, che ieri è stato condannato a nove medi reclusione e al pagamento delle spese. Protagonista un cittadino della repubblica Ceka, fermato in città nel corso di un controllo nel novembre 201
TRENTO - Un «3» che diventa miracolosamente un «8» e un «2» che si trasforma in un «3». Il tentativo di allungare il periodo di copertura assicurativa senza dover versare un euro è però costato caro ad un automobilista, che ieri è stato condannato a nove medi reclusione e al pagamento delle spese.
Protagonista un cittadino della repubblica Ceka, fermato in città nel corso di un controllo nel novembre 2011. Come prassi, le forze dell'ordine hanno chiesto patente e libretto e hanno verificato anche la data di scadenza del tagliando dell'assicurazione esposto. Ad una prima occhiata l'automobilista sembrava in regola: la data indicata infatti appariva quella del 22 agosto 2013. Ma il «ritocco» fatto dall'imputato non è sfuggito agli agenti: il veicolo, una Hyundai Coupé, era privo di copertura assicurativa, visto che il tagliando era scaduto il 22 marzo 2012. Così l'uomo è stato denunciato per il reato 485 del codice penale, ovvero falsità in scrittura privata ed è finito sul banco degli imputati. Il processo a carico dell'uomo, che peraltro aveva anche una recidiva specifica, si è concluso con la condanna a nove mesi di reclusione.
Quello dei tagliandi dell'assicurazione falsificati, complice anche la crisi, è un fenomeno piuttosto diffuso anche in città. Per risparmiare sui soldi dell'assicurazione c'è infatti chi ricorre ad interventi artigianali sul tagliando, nel tentativo di prolungare il periodo di copertura. Contraffazioni che, oltre a rappresentare un illecito penale, ricadono ovviamente anche su malcapitati automobilisti coinvolti in incidenti con i trasgressori.