Lucia Maestri «Esagerati i tagli alla cultura»
«Un taglio del 5% dei fondi per la cultura è assolutamente esagerato. Sanremo è in mezzo alla bellezza, il Trentino la ritiene superflua. Ma non ha senso costruire dei musei-cattedrali se poi non ci si preoccupa di farli funzionare». Lucia Maestri, consigliera provinciale del Pd e presidente della commissione cultura del consiglio provinciale, sabato scorso nella riunione di maggioranza sulla legge finanziaria ha espresso contrarietà rispetto alle previsioni del bilancio di assestamento 2014 presentate dal presidente Ugo Rossi
«Un taglio del 5% dei fondi per la cultura è assolutamente esagerato. Sanremo è in mezzo alla bellezza, il Trentino la ritiene superflua. Ma non ha senso costruire dei musei-cattedrali se poi non ci si preoccupa di farli funzionare». Lucia Maestri, consigliera provinciale del Pd e presidente della commissione cultura del consiglio provinciale, sabato scorso nella riunione di maggioranza sulla legge finanziaria ha espresso contrarietà rispetto alle previsioni del bilancio di assestamento 2014 presentate dal presidente Ugo Rossi.
Il bilancio stabilisce infatti, come riferito ieri, un taglio di 1.690.000 euro riducendo i fondi complessivi a 31.814.000 euro.
Sono calate in modo molto significativo anche le risorse per gli investimenti nel settore che passano da 50 milioni di euro a 34.336.000 euro. Si precisa che nel bilancio pluriennale sono state garantire risorse per finanziare interventi, anche diretti, di tutela del patrimonio culturale, architettonico e storico - 19,2 milioni di euro nel 2014 - e per investimenti nel settore dello sport per 3,3 milioni di euro.
Viene garantito solo un grande evento museale all'anno sul quale i principali musei - Mart, Muse e Castello del Buonconsiglio in primis - dovranno mettersi d'accordo e concordarlo con la Provincia. Per questo evento si prevede uno stanziamento di 1,1 milioni di euro.
Nella prossima legge finanziaria sarà inserita anche la norma che prevede l'«assorbimento del museo degli usi e costumi di S. Michele da parte del Muse».
Anche su questo punto Lucia Maestri, ex assessore comunale alla cultura di Trento, è molte perplessità: «Mi pare improbabile e poco scientifico accorpare due musei solo per ragioni di risparmio. La proposta era già emersa alla fine della scorsa legislatura quando si parlò di consiglio di amministrazione unico della rete dei musei, ma anche allora come ora, si proponeva questo senza che si vedesse dietro una strategia. Non vorrei - aggiunge Maestri un po' maliziosamente - che accadesse come con Trentino sviluppo e Trentino marketing, che sono state messe insieme e adesso si torna indietro».
Domani, comunque, ci sarà l'audizione dell'assessore provinciale alla cultura, Tiziano Mellarini, in commissione consiliare e sarà l'occasione - spiega Maestri - per chiedere chiarimenti sul calo di risorse e sulla realizzazione del progetto di governance unica del sistema museale.
Contro l'assorbimento del Museo di S. Michele da parte del Muse si è espresso nei giorni scorsi anche Lorenzo Baratter , capogruppo del Patt in consiglio provinciale ed ex presidente del Museo.
L'assessore Mellarini, da parte sua, non ritiene che i tagli per il suo settore siano particolarmente pesanti e pensa di poter fare fronte a tutte le esigenze. «I tagli alla cultura - dice - sono in linea con quelli degli altri settori».
L.P.