Legambiente: «Revocate la delibera»
Per salvare l'orsa Daniza occorre monitorarne attraverso l'Ispra i comportamenti e valutare successivamente le azioni da intraprendere. È la posizione di Legambiente, che chiede alla provincia di Trento la revoca della delibera di Giunta sulla vicenda dell'orsa Daniza e di attenersi a quanto previsto dal Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace). Un piano che prevede, d'intesa con il Ministero dell'Ambiente, la messa in atto di misure proporzionate al comportamento manifestato dai plantigradi
ROMA - Per salvare l'orsa Daniza occorre monitorarne attraverso l'Ispra i comportamenti e valutare successivamente le azioni da intraprendere. È la posizione di Legambiente, che chiede alla provincia di Trento la revoca della delibera di Giunta sulla vicenda dell'orsa Daniza e di attenersi a quanto previsto dal Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientali (Pacobace). Un piano che prevede, d'intesa con il Ministero dell'Ambiente, la messa in atto di misure proporzionate al comportamento manifestato dai plantigradi.
"Occorre - dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - rispondere alle emergenze in maniera razionale e sfuggendo alla emotività, per vincere la sfida della convivenza possibile tra umani e specie selvatiche. Per fare questo servono coerenza e determinazione politica ma anche investimenti in cultura della coesistenza, ben sapendo che siamo chiamati tutti a mettere in discussione convinzioni e modificare i nostri comportamenti".
"Già altre volte gli amministratori trentini, sulla spinta dell'emotività e della polemica politica, hanno agito in maniera unilaterale e senza tenere conto di quanto hanno condiviso attraverso la sottoscrizione del Pacobace con il Ministero, le altre regioni e Ispra - commenta Antonio Nicoletti, responsabile aree protette e biodiversità di Legambiente - La provincia di Trento non è la proprietaria degli orsi, bene comune di valore transnazionale, e sebbene debba garantire l'incolumità dei cittadini e dei turisti presenti sul suo territorio, non può intervenire al di fuori delle regole sancite dal buon senso, oltre che da accordi nazionali e dalle regole comunitarie che tutelano l'orso bruno alpino".
È assolutamente necessario, secondo Legambiente, "investire nell'educazione delle persone, perchè siano in grado di acquisire i comportamenti più adeguati alla presenza dell'orso, e in misure di mitigazione dell'impatto sociale che la presenza degli orsi comunque provoca in questi territori".