Alotti: «Basta con Flor, adesso si cambi»
«Flor ha terminato il suo mandato e con risultati non brillanti, direi che se l'assessore non ritiene che il suo lavoro sia stato all'altezza, alla scadenza farebbe bene a puntare su un direttore nuovo dell'Azienda sanitaria. Ne abbiamo già avuti abbastanza di residuati dell'impero dellaiano. Servono facce nuove». È molto duro il giudizio di Walter Alotti , segretario generale della Uil del Trentino, nei confronti dell'operato del direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale, Luciano Flor
«Flor ha terminato il suo mandato e con risultati non brillanti, direi che se l'assessore non ritiene che il suo lavoro sia stato all'altezza, alla scadenza farebbe bene a puntare su un direttore nuovo dell'Azienda sanitaria. Ne abbiamo già avuti abbastanza di residuati dell'impero dellaiano. Servono facce nuove». È molto duro il giudizio di Walter Alotti , segretario generale della Uil del Trentino, nei confronti dell'operato del direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale, Luciano Flor, che nei giorni scorsi era stato obiettivo delle critiche indirette da parte dell'assessore alla salute, Donata Borgonovo Re, per i problemi di organico e i disservizi del reparto di oculistica dell'ospedale S. Chiara, che si trascinano da troppo tempo.
A differenza del sindacato funzione pubblica della Cisl, che si è schierato a difesa di Flor attaccando l'assessore alla salute, la Uil rincara la dose su quanto non avrebbe fatto il direttore generale. «Oltre al reparto di oculistica, il caso della protonterapia - sostiene Alotti - è esemplare. Da gennaio il centro è rimasto fermo e la responsabilità di questo è principalmente del direttore dell'Azienda sanitaria. Per fortuna ora con la delibera sulle tariffe si sta muovendo qualcosa perché l'assessore ha cercato di sbloccare la situazione, ma lo stesso discorso vale per la questione dei punti nascita. Cambiare il direttore generale potrebbe anche dare l'occasione per rivedere il contratto in modo da legare maggiormente il compenso ai risultati effettivi raggiunti».
«Un'altra cosa che noi come Uil non possiamo condividere della gestione di Flor - prosegue Alotti - è che non ha mai voluto applicare i costi standard per il settore della sanità come avviene nelle altre Regioni, sempre per una ragione di "trentinite" per cui a noi non può imporre niente nessuno, ma noi riteniamo che in questo modo ci siano costi ingiustificati che potrebbero essere ridotti recuperando risorse per investimenti sul personale sanitario dell'Azienda sanitaria che è sofferente da molto tempo».
In tema di sanità, però, il segretario della Uil trentina si augura che comunque ora: «La giunta assuma le decisioni che deve prendere sulla rete ospedaliera e il piano sanitario, perché non si può continuare a restare in un limbo».