Tragedia familiare a Gardolo. Muore un bimbo di sei mesi

di Leonardo Pontalti

L'amore dei genitori, mesi di cure premurose, un medico rianimatore calato dall'elicottero tra le case di Canova per rendere ancor più veloci i soccorsi, ma purtroppo tutto ciò non è bastato. Il piccolo Thiago Campagna, che tra pochi giorni avrebbe festeggiato i suoi primi sei mesi di vita, non ce l'ha fatta. Il neonato è morto per arresto cardiocircolatorio, probabilmente a causa di una patologia congenita. Un dramma che ha travolto i suoi giovani genitori, ma che vista l'età del piccolo colpisce l'intera comunità di Canova di Gardolo dove Thiago viveva con mamma e papà, lei Denise Campagna di origini siciliane lui invece cileno.


L'allarme alla centrale operativa di Trentino Emergenza è arrivato ieri mattina. La madre, che forse doveva allattare il figlio, ha trovato il piccolo Thiago nella culla in stato di incoscienza. La situazione è apparsa subito critica e dunque sono stati allertati i soccorsi. Sul posto, al civico 6 di via Noce, una strada perpendicolare a via Paludi in zona Canova di Gardolo, è arrivata subito un'ambulanza. Nel frattempo, visto che in questi casi ogni minuto può essere determinante, sul posto è giunto anche l'elicottero dei vigili del fuoco. Il velivolo non poteva atterrare visto che la zona è densamente urbanizzata, ma, con una manovra che ha lasciato molti residenti a bocca aperta, ha calato il medico rianimatore con il verricello.


Il piccolo Thiago è stato intubato e rapidamente trasferito all'ospedale Santa Chiara. I medici hanno tentato di tutto per tenere in vita il piccolo, ma poco dopo l'arrivo in rianimazione per lui già non c'era più nulla da fare. I genitori hanno sperato fino all'ultimo in un miracolo che tenesse in vita Thiago, ma alla fine anche loro hanno dovuto arrendersi. Si fa fatica anche solo ad immaginare il dolore di due genitori di fronte all'improvvisa perdita di un bimbo così piccolo. A loro, raccolti nella camera mortuaria dell'ospedale per dare l'addio al piccolo Thiago, nel pomeriggio si sono uniti parenti e amici.


Non sappiamo se il decesso del neonato possa essere classificato come un classico caso di morte in culla, che comunque in Trentino ha un'incidenza inferiore rispetto al resto d'Italia. Di certo la procura non ha ritenuto necessario alcun tipo di accertamento, segno che il decesso è attribuibile solo a motivi di natura sanitaria senza ipotetiche responsabilità da parte di terzi. Probabilmente il bimbo, nato prematuro, aveva delle complicazioni che rendevano la sua salute particolarmente cagionevole. Nella sua breve vita però aveva già dimostrato di avere un carattere tenace e combattivo. Mese dopo mese Thiago cresceva, facendo ben sperare. Invece all'improvviso ieri ha cessato di vivere, un colpo durissimo per tutti coloro che gli avevano voluto bene.

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