Ponte Alto tornerà visitabile Lavori al via nel 2016
Per la messa in sicurezza e la riqualificazione della Forra di Ponte Alto, il Servizio Bacini Montani della Provincia ha finalmente approvato il progetto esecutivo. Si tratta di un intervento di 650 mila euro di costo, che interessa il tratto sotteso alla omonima Serra di Ponte Alto e la Controserra Madruzza: 423.522,83 per lavori (di cui 394.426,09 euro per lavori soggetti a ribasso), 20 mila per lavori in economia e 206.477,17 per somme a disposizione dell'amministrazione. L'affidamento dei lavori avverrà mediante il sistema del cottimo. La forra di Ponte Alto ritornerà accessibile, dopo decenni di chiusura, a residenti e turisti.
Il progetto è seguito dall'ingegner Stefano Fait dei Bacini Montani. La Serra di Ponte Alto è la più vecchia briglia del Trentino con finalità di trattenuta del materiale solido d'origine alluvionale: fu fatta costruire dal Principe Vescovo di Trento Bernardo Clesio nel 1537, a protezione della città. Più volte distrutta e ricostruita, nel XIX secolo, per stabilizzare l'alveo del Fersina, fu realizzata una controserra, 80 metri più a valle, la «Controserra Madruzza». Da qui la formazione di un deposito alluvionale di grosso spessore, al punto che la Serra di Ponte Alto, alta 43 metri, risulta oggi interrata per circa 2/3 della sua altezza totale. Il progetto prevede di sostituire l'assito della «Controserra», la riprofilatura dell'alveo compreso tra le due serre, la pulizia di alcune briglie a presidio di alcuni impluvi posti in sponda sinistra del torrente Fersina. Si prevede la sistemazione generalizzata dei percorsi e delle scalinate di accesso con la messa in sicurezza delle pareti, attraverso pulizie, disgaggi e messa a norma dei parapetti, il consolidamento degli scalini lesionati, il rifacimento del camminamento del primo punto panoramico posto più a nord, con un camminamento in lamiera, ed il totale rifacimento del tratto di percorso in galleria. Il percorso, che sarà servito da impianto di illuminazione, sarà sostituito da un nuovo camminamento attraverso una passerella in lamiera stirata, supportata da una struttura metallica, e protetto da una tettoia. Sarà demolita la scala di accesso al piano di ingresso della scala a chiocciola, sostituita da una scala in struttura metallica.
Tempi? Gara per l'affido dei lavori entro l'anno, quindi avvio dell'intervento nei primi mesi del 2016. Una volta ultimato, la gestione del percorso potrebbe essere affidata all'Ecomuseo dell'Argentario. L'intenzione è quella di rendere indipendente l'ingresso rispetto all'edificio del ristorante, per avere un accesso autonomo dalla biblietteria. Il modello di gestione si rifà all'esperienza del canyon del Rio Novella in val di Non. A servizio dei visitatori, c'è anche l'idea di utilizzare il parcheggio di fronte a Villa Madruzzo.