Ancora un'auto contromano sul Bus de Vela Fermata in tempo dagli altri automobilisti

di Flavia Pedrini

Sul Bus de Vela, ieri mattina, si è rischiata l’ennesima tragedia causata da un’auto che scendeva in contromano. Ad evitare il peggio la prontezza di riflessi di un camperista, che trovandosi di fronte il mezzo - una Lancia Y - ha inchiodato. Un’altra persona, invece, che viaggiava su un altro veicolo, si è fermata, per assicurarsi che la folle manovra non proseguisse.

L’allarme è scattato pochi minuti dopo le 11.30, subito dopo il brevissimo tratto a doppio senso che segue il bivio per Sardagna, salendo verso Cadine. L’ipotesi più probabile è che l’utilitaria avesse imboccato erroneamente il Bus de Vela, anziché il bivio per il Bondone: visto il traffico intenso di ieri mattina, infatti, difficilmente avrebbe potuto scendere in contromano da Cadine fino a quel punto. A bordo del mezzo c’erano due giovani turisti, forse veneti, che - accortisi di avere sbagliato strada - hanno cercato di tornare indietro, ignorando che si trattava di una strada a senso unico, come bene evidenziano anche le frecce poste sull’asfalto, che indicano la direzione di Cadine. Il racconto di un testimone dà conto di una tragedia sfiorata.

«Io ero in macchina insieme ad un collega di lavoro - racconta un trentenne di Pietramurata - Davanti a noi c’era un camper: all’improvviso il mezzo ha iniziato a suonare e ha frenato. Per fortuna eravamo su un rettilineo, non dietro una curva. Avevamo superato il breve tratto a doppio senso (dopo l’ex bar sulla curva c’è una strada di accesso ad un’abitazione ndr). Qualche centinaio di metri più avanti c’era la macchina in contromano». Il camper, con una sterzata, è riuscito ad evitare la macchina: «Per fortuna il camper non viaggiava in corsia di sorpasso, altrimenti l’impatto sarebbe stato certo. Io credo che la macchina fosse diretta in Bondone. Devono avere sbagliato strada e si sono girati in quel punto, perché non avrebbero potuto scendere da Cadine con il traffico che c’era senza fare un incidente».

Il trentenne, per essere certo che i conducenti della Lancia Y non proseguissero nella manovra, ha detto al conducente che erano in contromano: «A bordo c’erano due ragazzi sui vent’anni, non di qui. “Ma cosa fai, sei in contromano?”, gli ho detto. Lui mi ha risposto che, in effetti, aveva visto dei cartelli “strani”. Per fortuna scendeva piano e non era dietro una curva».

Quello successo ieri mattina non è che l’ennesimo caso di guida contromano e più volte gli esiti di queste manovre scellerate sono stati purtroppo terribili: sette vittime in soli sei metri. Solo nelle ultime settimane si sono registrati vari casi, sia in tangenziale che su arterie periferiche.

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