Ecco il carnevale dei «Matarèi»
Su un campo diviso in rosso e nero, insistono una torre stilizzata e, obliquo, quasi la sua ombra, un mattarello: è lo stemma della neonata «Confraternita Matarèi de Oro», ultima fra le associazioni del paese costituitasi ufficialmente l'11 gennaio scorso. «Matarèi»: gente di Mattarello, certo, che con tutta probabilità deriva il suo nome da una voce di origine non latina che significa «luogo umido», ma che però sono anche un po' «mattarelli» se si dà retta allo storico del Concilio, il Mariani, che scrisse che i vini delle Novaline «danno un po' di matto».
Matarèi, insomma, ma «de oro», quindi preziosi, che valgono, geniali e creativi, e, visto che siamo a carnevale, e ci sta tutta, anche mattacchioni. Il nome prende poi lo spunto da un'idea di qualche anno fa, allorché fu individuato nel mattarello (o matterello, inteso come attrezzo utilizzato in cucina per distendere e assottigliare gli impasti solidi) il simbolo con il quale premiare, a carnevale, i gruppi o i carri più numerosi e fantasiosi.
La Confraternita le sue radici le aveva messe già da tempo, quando in paese si era aggregato un CoCaMat (Comitato Carnevale Mattarello), un gruppo di amici si mise insieme per divertirsi, allestire un carro e concorrere (e vincere e portarsi via el Matarèl de oro). Oggi la costituzione e la ratifica di uno statuto che alla voce «scopi» recita: costruzione carri allegorici, partecipazioni e organizzazione di manifestazioni culturali. La trentina di soci aderenti hanno distribuito le cariche, affidando a Guido Zanotelli la presidenza onoraria; a Corrado Vettori la presidenza con Erik Valentini vice; segretario è Luca Ferrari; tesoriere Franco Dalmonego; consiglieri Guido Dalprà, Mirko Pellegrini, Emilio Bonvecchio, Claudio Fontana, Giorgio Voltolini, Luigi Melissano, Daniele Varesco, Andrea Tonina e Mirko Coser.
È Guido Zanotelli, sulla breccia nella costruzione e nell'animazione dei carri da una ventina d'anni, che racconta: «È bello lavorare per un obiettivo, c'è la consapevolezza e anche un pizzico di orgoglio di fare le cose bene, poi sono maturati i tempi». Partecipano al carnevale di Trento da oltre dieci anni (ed hanno ottenuto un primo, secondo, terzo posto e due menzioni speciali); a Mattarello hanno vinto quattro volte; sono arrivati quarti a Volano, poi hanno sfilato a Valsorda, Aldeno, Romagnano, Ravina, Lavis, Caldonazzo, Vela e sono riusciti a mobilitare fino a centocinquanta figuranti; per i balletti e le coreografie hanno coinvolto i bambini dell'asilo, delle elementari e delle medie; hanno trovato la collaborazione dell'associazione «Mamme Insieme» oltre il contributo di quanti sponsorizzano i carri.
In un momento in cui il rispetto delle normative per la realizzazione, la messa in strada e la manovrabilità dei carri si è fatto oltremodo esigente e vincolante (e per tanti anche scoraggiante) e richiede un'organizzazione ben strutturata e efficiente, è nata la Confraternita che ieri ha partecipato alla sfilata in paese e sarà presente anche alla sfilata nel centro storico di Trento sabato prossimo alla quale hanno aderito cinque carri e seicento figuranti.
«El Carnevàl dei Matarèi», organizzato dalla Circoscrizione in collaborazione con il Gruppo Alpini in rete con altre associazioni locali, inaugurato ieri. si chiuderà il 9 febbraio, martedì grasso, dalle 15 alle 17 al centro civico San Vigilio, con attività di animazione per i bambini e falò finale a cura di Mamme Insieme e Gruppo Alpini.