Vandali in azione alla chiesetta: incendio sul Doss di Sant'Agata
C‘è quasi certamente un inqualificabile intento vandalico dietro all’incendio sviluppatosi nel tardo pomeriggio di ieri sulla sommità del Doss di Sant’Agata, sopra Povo e Oltrecastello, all’interno dell’omonima chiesetta.
I vigili del fuoco volontari di Povo sono saliti verso le 19, dopo la segnalazione da parte di un residente che, salito per fare una passeggiata, ha notato del fumo uscire dalle finestre della facciata della chiesetta, protette solo da delle grate e senza infissi. Fortunatamente le fiamme non hanno aggredito banchi ed altare della chiesetta, in legno, dato che i vigili del fuoco hanno dovuto salire a piedi dopo aver lasciato i loro mezzi nei pressi del parco di Oltrecastello, portando a braccia gli estintori.
Una volta sul posto, assieme ad una pattuglia delle volanti della polizia, è stato possibile verificare come la porta della chiesetta fosse stata forzata, per poi essere accuratamente richiusa in modo da ostacolare il lavoro dei vigili del fuoco. Una volta che i volontari sono riusciti ad aprire la porta, hanno potuto trovare - sull’altare che caratterizza la parte sinistra della piccola navata della chiesa - una sedia, posizionata ad arte, sopra cui era stato sistemato l’unico grande quadro che ornava la chiesetta: la tela era stata distrutta dalle fiamme, con il fuoco che si è fortunatamente spento prima di riuscire ad incenerire completamente anche la cornice e la sedia.
Ma non è stata solo la precisa disposizione degli oggetti danneggiati, a far subito pensare all’atto vandalico: ai piedi dell’altare sono stati ritrovati anche i cocci della statua della Madonna che si trovava proprio là sopra. Sotto alla cornice ormai vuota sono stati ritrovati anche i resti di una candela, usata per appiccare il fuoco e far sì che tutto bruciasse lentamente. Spetterà ora alla polizia cercare di capire chi possa essersi lasciato andare ad un gesto tanto becero, che ha danneggiato una struttura già di per sé da troppo tempo lasciata a sé stessa.