Parete rocciosa instabile a Ravina martedì prossimo il brillamento
Un botto fortissimo, percepito in tutta la città, alle ore 13. Per una parete rocciosa a Ravina di Trento, sono stati demoliti 2.000 metri cubi di pericolanti
Un botto fortissimo, percepito in tutta la città, alle ore 13. Per una parete rocciosa a Ravina di Trento, sono stati demoliti 2.000 metri cubi di pericolanti.
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In corso le verifiche per capire se l'operazione è andata a buon fine.
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Ecco il punto pericolante dopo lo scoppio.
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Per una parete rocciosa a Ravina di Trento, con 2.000 metri cubi instabili da demolire, è previsto nel primo pomeriggio di oggi il brillamento. Nella prima vera scorsa alcuni frammenti rocciosi si erano staccati e riversati nel vigneto che confina con l'impianto di riduzione del metanodotto Verona-Trento, in corrispondenza con via San Nicolò di Ravina. La messa in sicurezza prevede la realizzazione di due rilevati paramassi in terra rinforzata e una barriera paramassi a dissipazione di energia, limitrofi all'impianto di riduzione del metanodotto, che serviranno ad arrestare gli ammassi rocciosi derivanti dalla demolizione del diedro instabile, che avverrà attraverso una deflagrazione controllata.
Il brillamento, per cui è stato predisposto apposito piano e che ha ottenuto tutti i nulla osta necessari, si farà oggi tra le 13 e le 14. Per effettuare l'operazione in totale sicurezza sarà interdetta per almeno un'ora l'intera area che si trova nel raggio di 500 metri dal punto di deflagrazione e saranno evacuate cinque famiglie residenti tra via Costa di San Nicolò e via Belvedere di Ravina. L'autostrada e la ferrovia non risultano interessate. Le forze dell'ordine presiederanno la zona a rispetto dei provvedimenti emanati.
Il servizio Prevenzione rischi della Provincia autonoma di Trento ha concesso un contributo finanziario che copre il 90% della spesa per le operazioni di messa in sicurezza.