Deserta l'asta per le aree

Ancora nulla di fatto nella vendita di due lotti che fanno parte del grande progetto Canova, dove il piano regolatore prevede la realizzazione di un mix di residenze (circa 500 alloggi previsti), servizi e agricoltura distribuiti su 18 ettari. Venerdì sono andati per la seconda volta all'asta i comparti B e C, pignorati dalla Cassa di risparmio di Bolzano alla B&B Canova srl di Robert Oberrauch e Antonio Tarascio, posta in liquidazione, ma ancora una volta nessuno si è presentato per fare un'offerta e la gara è stata rinviata. 
E dire che la base di partenza era stata notevolmente ribassata rispetto al primo tentativo, andato a vuoto il 5 maggio scorso. Il lotto più grande, quello da 27.765 metri quadri su cui da piano regolatore sarà possibile costruire volumi per 20.000 metri cubi era in vendita per 3.864.000 euro. Il secondo comparto, 18.735 metri quadri di terreno con un potenziale di 13.500 metri cubi di costruzioni, partiva da 2.668.000 euro. Prezzi notevolmente inferiori rispetto ai 4.546.000 del primo lotto e al 3.139.000 del secondo fissati cinque mesi fa e molto inferiori rispetto alla perizia di stima effettuata nel marzo scorso dal geometra Michelon per conto del Tribunale che indica un valore rispettivamente di 5.049.000 euro per uno e 3.720.000 per l'altro.
Ma evidentemente le valutazioni del perito, che pure partendo dal valore di mercato ha tenuto conto dei limiti imposti dal piano, della necessità di cedere una buona parte dei terreni al Comune per servizi pubblici, dei tempi lunghi necessari per realizzare le opere e dell'incertezza sulla possibilità di vendere poi gli appartamenti a causa delle condizioni del mercato immobiliare, non rispecchiano quello che il settore oggi è in grado di gestire. Non ci sono in questo momento imprese che hanno la solidità e la forza per imbarcarsi nell'impresa ed evidentemente il modello disegnato da Busquets quindici anni fa, ai tempi della revisione del piano regolatore, presenta oggi troppe incognite per invogliare qualcuno a correre il rischio.
Comunque la strada è segnata e in tempi brevi non cambierà. Dunque ora verrà fissata una nuova data per un'altra asta e il tribunale proverà a vendere i terreni a prezzi di saldo. 
Degli altri sei comparti del progetto Canova uno, su cui doveva essere realizzata la scuola media, è bloccato perché l'impresa ha ipotecato i terreni, uno è in attesa di via libera per realizzare per ora solo un supermercato e gli altri due non sono ancora stati pianificati.

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