La denuncia della Lega Nord «Botte e sassaiola in stazione»
Prima una scazzottata in stazione tra richiedenti asilo nigeriani e immigrati tunisini. Poi sassaiola tra i due gruppi alla stazione della Trento-Malè. Infine la reazione violenta di un giovane nigeriano salito sul treno e deciso a rimanerci, tanto che per farlo scendere sono dovuti intervenire gli agenti della Polfer e i colleghi delle «volanti». È la Lega Nord, in una conferenza stampa organizzata all’ingresso della stazione, a denuciare una serata di violenza di cui non si avevano notizie. «È un fatto doppiamente grave: per quanto è accaduto e perché di tutto ciò non si è saputo nulla», sottolinea il consigliere provinciale Maurizio Fugatti.
Vediamo allora i fatti per come sono stati ricostruiti dalla Lega attraverso «fonti attendibili che hanno assistito a quanto accaduto», sottolinea il Carroccio. Torniamo a lunedì sera, ore 19 e 30. «Ci è stato riferito - racconta Fugatti - che tra secondo e terzo binario della stazione dei treni è scoppiata una rissa, protagonisti quattro nigeriani e un tunisino a cui poi se ne sono aggiunti altri due. I nigeriani poi se ne sono andati, ma lo scontro non si era esaurito. Si sono diretti verso la stazione della Trento-Malé, pare si tratti di richiedenti asilo ospitati in una struttura della valle di Non. Viaggiano gratis sui mezzi pubblici della provincia e quindi si spostano con facilità. Qui le due fazioni sono tornate a fronteggiarsi, i tunisini schierati sul primo binario i nigeriani sul secondo, lanciandosi sassi. Tutto questo davanti ai molti passeggeri in attesa di partire».
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Secondo quanto ricostruito dalla Lega, confermato anche da fonti contattate dal nostro giornale, sul posto sarebbero intervenuti due «volanti» della polizia e uomini della Polfer. I tunisini nel frattempo erano scappati, ma sul treno c’erano i richiedenti asilo nigeriani. «Uno di questi ha dato in escandescenze - prosegue Fugatti - non sappiamo se avesse assunto stupefacenti o alcol, di certo si è barricato e si rifiutava di scendere dal treno. Per tirarlo giù ci sono voluti i poliziotti con il risultato che un agente e il nigeriano sono finiti in ospedale».
Secondo la Lega il richiedente asilo sarebbe stato arrestato e successivamente liberato. Sembra invece che la polizia, per cui questo tipo di interventi sono di routine, abbia ritenuto che non ci fossero gli estremi per un arresto per resistenza anche se un agente è finito al pronto soccorso per lievi contusioni. La polizia ora sta valutando per quali reati denunciare il nigeriano: si va dalla resistenza a pubblico ufficiale all’interruzione di pubblico servizio perché, a causa della collutazione, il treno è partito in ritardo.
Fugatti è caustico: «A questi richiedenti asili paghiamo vitto, alloggio e trasporti pubblici e loro ci ringraziano così. Piazza Dante e stazione sono fuori controllo». Sulla stessa linea anche Bruna Giuliani, capogruppo della Lega in consiglio comunale («ormai siano solo noi a difendere poliziotti e capitreno»), il consigliere comunale Vittorio Bridi («è grave non comunicare alla comunità fatti così gravi») e Gianni Festini («la gente è esausta, ci chiede un gazebo fisso della Lega in stazione»).