Mercatino di Natale Partenza col botto

Nel primo weekend di apertura, il Mercatino di Natale registra subito un boom di presenze, in particolare tra i visitatori arrivati dalle regioni più vicine, quali Veneto e Lombardia.

Già dalla tarda mattinata di ieri, ma soprattutto nel pomeriggio, una moltitudine di persone si è infatti riversata nelle strade del centro storico, percorrendo il tracciato della manifestazione natalizia, tra piazza di Fiera, meta privilegiata per i turisti appena approdati nel capoluogo, e le casette di piazza Cesare Battisti. 

Tra i concerti improvvisati per le vie già addobbate con le luminarie ed il profumo di cannella e caldarroste diffuso dalle casette disseminate per la città, la giornata autunnale è stato un primo successo per gli espositori e per i commercianti che hanno deciso di tenere le serrande aperte, e che ora si attendono un crescendo di visitatori e turisti dall'Italia e dall'estero. E il buon riscontro di pubblico iniziale, a poco più di un mese dal Natale, si è potuto apprezzare anche dalla rapidità con cui sono andati riempiendosi i parcheggi in prossimità del centro storico nelle ore centrali della giornata, quando i posti rimasti liberi, anche negli spazi gestiti dagli studenti trentini (che mettono a disposizione i cortili delle rispettive scuole), erano prima pochissimi e poi azzerati, con conseguenze anche sul traffico. 

Il centro era gremito di persone e, stando alle testimonianze, la principale ragione del successo della manifestazione natalizia è rappresentato dall'atmosfera che si respira per le strade cittadine, dove i monumenti si alternano al folclore locale.

«È la prima volta - spiega un entusiasta Giuseppe Costa, arrivato appositamente da Treviso assieme ai figli in tenera età - che visitiamo Trento, e la troviamo una cittadina magnifica. Anzi devo dire che la scelta di valorizzare il centro storico con le casette dei mercatini è davvero azzeccata: saranno le vicine montagne, ma si viene a creare un'atmosfera suggestiva ed accogliente. Ora, ci piacerebbe visitare anche i mercatini dell'Alto Adige, in modo tale da avere un metro di paragone».

Simile, l'opinione maturata da Laura, Gisella e Maria Rosa, provenienti da Brescia, che hanno optato per una toccata e fuga a Trento per riuscire a visitare anche il mercatino di Levico. «Trento - dicono le tre donne - colpisce soprattutto per l'ordine e la cura con cui è mantenuta, mentre i mercatini arricchiscono una città già graziosa. Ci torneremo sicuramente».

E se i mercatini sembrano riuscire a strappare sempre un sorriso di stupore in chi li visita per la prima volta, la manifestazione sembra avere un certo «appeal» anche tra i trentini. «Non perdiamo occasione - spiega Vittorio Merz, incontrato in compagnia della famiglia - per un giro tra le casette, e riusciamo sempre a trovare qualcosa di nuovo, originale. Ci stupisce come gli organizzatori riescano di anno in anno a rinnovare l'offerta».


Ma non tutti dimostrano di apprezzare l'evento. «Devo ammettere - confessa la trentina Paola Montani - che i mercatini mi lasciano ormai indifferente: ormai ne conosco ogni aspetto». La ressa registrata in tarda mattinata e nel primo pomeriggio è andata scemando lentamente verso solo sera, quando la maggior parte dei visitatori ha ripreso la strada di casa.

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