Biglietti sull'autobus Più 12% al giorno
Il servizio di biglietteria a bordo è iniziato lunedì scorso sulle linee 14 e 17 del trasporto urbano e dagli uffici della Provincia arrivano le prime valutazioni.
Il dirigente del Servizio Trasporti Pubblici Roberto Andreatta mette in risalto i primi risultati.
Ci sono già esiti raffrontabili tra il prima e il dopo del nuovo sistema di salita? «Si, e piuttosto sorprendenti: abbiamo utilizzato i dati di lunedì 28 e confrontati con quelli di lunedì 7 novembre. I passeggeri saliti nelle diverse fermate della linea 17, con abbonamento e biglietto, lunedì scorso nell’arco della giornata sono stati 2000 circa (1381 abbonati, 446 già muniti di biglietto, oltre a un centinaio di biglietti emessi a bordo con sovrapprezzo e un centinaio di validazioni con carta a scalare in corso di rendicontazione).
E il 7 novembre? «Le validazioni degli abbonati erano state 949, ossia 400 in meno dell’altro ieri: in questo caso, quello delle mancate validazioni da parte di soggetti comunque titolari di abbonamento, non c’è danno economico per l’azienda naturalmente, solo una “violazione” minore. Oltre agli abbonati, il sistema MITT aveva rilevato 120 validazioni di utenti con carta a scalare. Il dato più “clamoroso” riguarda però le obliterazioni dei biglietti: se il 7 erano state 323, ieri l’altro sono state 446, a cui vano aggiunti un centinaio di biglietti da 2 euro».
Quindi, una prima considerazione? «In sintesi, il 7 novembre mancavano all’appello oltre 200 biglietti, che le nuove modalità di incarrozzamento hanno costretto ad “emergere”: del tutto ragionevolmente si può quindi dire che sui 1392 passeggeri regolari il 7 novembre se ne potevano stimare 200 di irregolari, ovvero una percentuale di evasione del 12% medio su base giornaliera, corrispondente ad un mancato introito/giorno di oltre 300 euro (volessimo ragionare su base annua un mancato introito di circa 90 mila euro)». Con i primi giudizi arriva anche la replica della dirigenza provinciale ai dubbi, sollevati nei giorni scorsi, dalla Federazione Italiana Trasporti sezione trentina, in merito al trattamento dei minori sprovvisti di biglietto. Il dirigente Andreatta ha inviato una nota in cui chiarisce le perplessità del sindacato, preoccupato per la tutela degli autisti nel caso in cui si trovassero alle prese con un minore senza titolo di viaggio.
«Semplicemente non viene ammesso al viaggio sin dall’inizio, non viene concluso il contratto. - rassicura Andreatta - Lecito pertanto non ammettere alla salita il minore o farlo scendere se non conclude il contratto, senza che ciò comporti responsabilità alcuna per l’autista».
Resta scettico il sindacato Uil Trasporti del Trentino, che sottolinea le criticità dell’iniziativa. «Non ci sono solo cose buone o cattive, ma anche per esempio modi cattivi di fare le cose buone - fa sapere il segretario Uil Nicola Petrolli - Ad esempio il sistema di bigliettazione a bordo dei mezzi pubblici con l’autista incaricato di erogare i biglietti e, in sostanza, controllare che tutti lo abbiano. Cosa succede, però, quando finisce il periodo di sperimentazione e l’autista sarà lasciato solo? Come si fa ad avere un servizio decente se l’autista fermerà il mezzo ad ogni episodio di trasgressione (purtroppo sono molto numerosi) in barba agli altri utenti e perdendo, bene che vada, almeno una corsa a turno?».
La Uil confronta il sistema con quello altoatesino, dove vengono sempre aperte tutte le porte degli autobus, la bigliettazione a bordo avviene tramite l’utilizzo di una macchinetta automatica e l’autista interviene solo in caso di malfunzionamento, le verifiche dei titoli di viaggio vengono effettuate «a tappeto» e, nelle ore serali, sono integrate dalla presenza sui mezzi di guardie giurate armate per contrastare eventuali malintenzionati a tutela di utenti e lavoratori.
«Questa modalità funziona, è un’introduzione positiva. Continuiamo così», commenta l’assessore provinciale competente Mauro Gilmozzi.