Giovani scortesi sull'autobus «Seduti al posto degli anziani»
Non tutti hanno la sensibilità per comprendere le esigenze altrui e per adottare comportamenti in linea con alcune regole di base, per esempio cedere in autobus il posto a sedere a persone più deboli.
Ecco una lettera di denuncia su un episodio a Trento arrivata, in proposito, alla nostra redazione.
"Venerdì verso le 17 - ci scrive una lettrice - prendevamo l'autobus da piazza fiera. Salite sul bbus io e mia figlia, trovavamo quattro ragazzi che hanno occupato anche due posti riservati a persone con ridotta di capacità motoriai.
Vicino a noi, in piedi, c'era anche un signore di una certa età, ma naturalmente per questi ragazzi tutti noi eravamo trasparenti.
Aloora ho messo la mia bambina di tre anni proprio davanti a questi ragazzi. Una bambina piccola in piedi, davanti a loro, ma facevano finta di niente.
E ho voluto di aspettare almeno due fermate per vedere se qualcosa cambiava. Purtroppo niente.
Dopo due fermate, ho deciso di rivolgermi a uno di questi ragazzi, indicando il simbolo «posto per passeggero a ridotta capacità motoria». Ho detto: ragazzo, capisci cosa è scritto qui? Lui mi ha risposto subito «no». Quindi ho aggiunto: «Allora ti spiego io, anche se sono una cinese, che cosa vuol dire. Posto per passeggero con capacità ridotta. Non vedi che qui c'è una bambina di tre anni, proprio davanti a te?».
Dopo queste parole, altri suoi amici ridevano, dicendo «ma guarda che lui è proprio con capacità ridotta...».
Che rabbia quando sentito queste parole di questi giovani ragazzi, un comportamento proprio maleducato e bruttissimo.
Forse poi il ragazzo si è sentito un po' preso in giro e finalmente si è spostato, però pronunciando un po' di parolacce.
Un altro ragazzo invece rimaneva seduto tranquillamente sul suo posto, con una signora anziana non tanto lontana da lui. Dopo altre due fermate i quattro giovani amici sonos cesi.
Ho pensato che questi ragazzi hanno bisogno di essere educati, per comprendere che cosa vuol dire rispettare le persone e le regole di convivenza".