Gli studenti del liceo Vittoria protestano: edificio inadeguato
“Andiamo a scuola per imparare, non per vedere l’istituto crollare”: con una colorata quanto vivace protesta questa mattina quasi duecento studenti del liceo artistico Vittoria ha pacificamente occupato l’ingresso del palazzo del Servizio Istruzione di via Gilli, a Trento Nord.
I giovani sono arrivati a piedi, visto che la sede di via Zambra dista solo qualche centinaio di metri, in corteo poco prima delle dieci, restando fin oltre mezzogiorno. Sotto accusa lo stato dell’edificio di via Zambra, dove “la Provincia paga l’affitto da 30 anni” si legge sui grandi cartelli lasciati appesi alle balaustre.
A detta degli alunni delle ultime classi la manutenzione sarebbe carente, con problematiche di sicurezza e comfort.
Una contestazione, visto il liceo coinvolto, molto variopinta, che non ha mancato di calamitare l’attenzione dei passanti e degli uffici del Dipartimento della Conoscenza messi simbolicamente “sotto scacco” per un paio di ore.
A ricevere una delegazione degli studenti la dirigente Laura Pedron. Che il Vittoria versi in condizioni non certo ottimali per una scuola che ospita circa 600 ragazzi non è certo un mistero: la Provincia, come noto, trasferirà la scuola presso le ex aziende agrarie in via Piave, ma i tempi, rispetto al 2018 (data fissata per il trasferimento) sembrano allungarsi.
COMUNICATO DEGLI STUDENTI
"Oggi alcuni alunni del nostro liceo, il Liceo artistico Vittoria, hanno deciso di non entrare a scuola e di organizzare un momento assembleare nel cortile dell’istituto, per poter finalmente parlare della disastrosa situazione del nostro edificio scolastico che quotidianamente dobbiamo subire. Situazione che corpo docenti e studenti hanno ben presente, ma che le istituzioni continuano ad ignorare.
Il nostro istituto è di proprietà di un privato, che intasca all'incirca 1,5 milioni di euro l’anno per l’affitto della sede. Le soluzioni messe in campo fino ad ora non riescono nemmeno a tamponare tutte le situazioni critiche.
Il proprietario della struttura inoltre, ha il diritto di veto su lavori di ristrutturazione della sede. In seguito all’assemblea alcuni studenti si sono recati in Provincia, dove però è stato detto che riguardo alla nuova sede del Vittoria non vi è nulla di certo, e che prima di mettere la prima pietra della nuova sede potrebbero passare 10 anni. Abbiamo bisogno di una nuova sede, il prima possibile.
Questo se lo devono mettere bene in testa le istituzioni. Oggi è solo il primo passo di una mobilitazione dal basso da parte di chi è stanco di essere preso in giro, si ribella e vuole riprendersi la propria istruzione, il proprio futuro".