Il ritorno dei nonni vigile «pagando» i circoli anziani
Alla riapertura delle scuole, il prossimo settembre, torneranno anche i nonni vigile.
Fino a un paio d'anni fa erano figure abituali e amiche, presenti al mattino presto e al momento dell'uscita con le loro pettorine e le palette per accogliere e fare attraversare i bambini delle scuole elementari e medie in sicurezza. Anche grazie alla loro presenza i genitori si fidavano a lasciare ai ragazzini l'autonomia di muoversi e di rincasare e sono state possibili le campagne di sensibilizzazione, tipo pedibus, per evitare di usare la macchina fino alla soglia dell'istituto. Da due anni a questa parte però il loro posto, quando e dove possibile, è stato preso da agenti della polizia municipale e i nonni vigile sono improvvisamente scomparsi. Colpa di una legge provinciale che vieta ai Comuni di conferire incarichi di collaborazione a pensionati.
A quel punto il Comune di Trento ha dato mandato al comandante dei vigili di effettuare gli approfondimenti per valutare se esistano strade alternative e ora la soluzione sembra essere stata trovata. Nel settembre scorso la giunta comunale ha dato il via libera ad una sperimentazione, effettuata fuori dalla scuola elementare di Martignano, affidando al locale Centro anziani il compito di effettuare il servizio di assistenza. Tirate le somme a fine anno il risultato è positivo: sollecitati dal presidente della circoscrizione Armando Stefani si sono fatti avanti alcuni pensionati che si sono iscritti al Centro anziani proprio con l'intento di prendere servizio come nonno vigile. E lo hanno fatto con entusiasmo come dimostra la lettera pubblicata sull'Adige qualche giorno fa in cui definiscono l'esperienza «fantastica e meravigliosa».
Se la stessa voglia di fare verrà riscontrata sul resto del territorio da settembre i nonni vigile ricompariranno in maniera compatta. Intanto il Comune ha preparato il terreno redigendo un disciplinare per la regolamentazione del servizio, approvato dalla giunta nell'ultima seduta. Per non incappare nel divieto di retribuzione la tariffa di 4 euro per ogni presenza davanti a una scuola verrà versata direttamente alle associazioni in nome e per conto delle quali i nonni vigile si renderanno disponibili. I soldi incassati serviranno per pagare le polizze assicurative, con copertura obbligatoria contro i rischi di responsabilità civile per danni cagionati a terzi, e quel che resterà lo incasseranno le associazioni, presumibilmente circoli anziani ma non solo. I nonni vigili interverranno invece a puro titolo di volontariato.
Il «Disciplinare per il servizio di sorveglianza scolastica» prevede che il Comune non si assuma responsabilità per infortuni in cui dovessero incorrere i volontari.
Gli operatori individuati dalle organizzazioni aderenti dovranno partecipare a un apposito incontro informativo in materia di sicurezza tenuto dalla Polizia locale e alle associazioni verrà assegnata una dotazione di 4 gilet ad alta visibilità e 4 palette con la scritta «sorveglianza scolastica» oltre ai berrettini di ordinanza. A regime le domande di adesione dovranno essere presentate entro il 30 aprile di ogni anno ed entro il 30 giugno il Comune individuerà le organizzazioni incaricate del presidio delle postazioni per l'anno scolastico successivo. Per il primo anno però, visti i tempi ristretti, sarà il sindaco a sensibilizzare i circoli a farsi avanti.