Defibrillatori in 10 piazze Il Comune cerca sponsor
Dieci defibrillatori per iniziare, collocati nelle piazze più frequentate della città. Il Comune di Trento dà seguito alla mozione approvata dal consiglio l'anno scorso e per affrontare la spesa di acquisto e manutenzione delle macchinette salvavita ha deciso di cercarsi uno sponsor. Ha infatti indetto un bando di gara per trovare un soggetto che voglia associare il proprio nome all'iniziativa. Per la collocazione e la manutenzione di dieci apparecchi DAE si parte da una cifra base di 22.000 euro all'anno che lo sponsor dovrà versare a palazzo Thun con offerte in aumento.
Le dieci postazioni attualmente individuate sono in Piazza Duomo, Piazza Fiera, Piazza Dante, Piazza Italia (il bando chiama con il vecchio nome storico la centralissima piazza Battisti ndr) , Piazza Vittoria, Piazza Pasi, Piazza Mostra, Via Galilei; in più dovranno essere collocati altri due defibrillatori in posizioni da concordare tra Comune e sponsor con possibilità di aumentare di altri due la dotazione nel corso del triennio fino a un massimo di 14 complessivi.
Il bando comunale, redatto nelle forme dell'asta pubblica con presentazione delle offerte entro mezzogiorno del prossimo 7 agosto, prevede anche che lo sponsor si debba accollare le spese di formazione di personale non sanitario e le spese di divulgazione di materiale informativo relativo al progetto di defibrillazione sul territorio. Per contro la società che offre la cifra maggiore potrà usare nome e logo sulle postazioni, utilizzando uno spazio di 60 centimetri per 30, e sul materiale informativo.
La decisione di procedere con il bando di sponsorizzazione era stata presa a fine maggio dalla giunta comunale che ha inteso così dar seguito al voto dell'aula. La proposta di installare i defibrillatori nelle zone più frequentate era venuta dal gruppo consiliare del Patt che aveva ricevuto anche il pubblico sostegno del direttore del reparto di cardiologia del Santa Chiara, Roberto Bonmassari. Secondo il cardiologo avere l'attrezzatura adeguata sul territorio può permettere di accelerare i tempi del soccorso per una patologia in cui la velocità di intervento è basilare, salvando fino al 30% in più di persone in arresto cardiocircolatorio, un problema che colpisce circa 60.000 persone all'anno in Italia.
«Si possono salvare tante vite ma sarebbe importante averli anche se se ne salvasse una soltanto» commenta Alberto Pattini, capogruppo del Patt in consiglio comunale, partito che con una propria mozione aveva spinto sindaco e giunta a prendersi l'impegno dell'installazione. «In seguito all'approvazione della nostra proposta - riferisce - anche molti altri Comuni trentini ci hanno chiesto informazioni e si sono attrezzati e questo è un fatto che ci fa piacere».
La collopcazione negli spazi pubblici cittadini segue l'applicazione del decreto Balduzzi che ha imposto recentemente alle società sportive di dotarsi di defibrillatori omologati nei luoghi dove si svolgono attività fisiche intense preparando anche il personale al suo utilizzo. Una campagna che aveva inizialmente messo in difficoltà le società minori ma che ha fatto aumentare la sensibilità in materia.