Orti per i pensionati la proposta alla Vela
Uno spazio da coltivare per gli anziani e per i pensionati della città nel terreno adiacente al nuovo canile in località Centa di Vela, per favorire la socializzazione, contrastare la piaga della solitudine nella terza età e conservare il paesaggio agricolo del sobborgo, evitando speculazioni o lottizzazioni.
A chiederlo, sono i portavoce delle principali associazioni che riuniscono i circoli dei pensionati ed anziani del capoluogo, interessati a creare una nuova area di orti urbani, da affidare in gestione a chi ne fa richiesta, nell'ampio prato di proprietà pubblica compreso tra l'argine destro del fiume Adige e via di Centa. L'istanza, presentata ieri alla stampa dai rappresentanti delle associazioni promotrici - tra cui il Coordinamento pensionati ed anziani della provincia di Trento, la Pastorale anziani e pensionati e l'Ancescao locale - è stata condivisa anche dai consiglieri comunali Elisabetta Bozzarelli (Pd), Andrea Maschio (M5S) e Renato Tomasi (Cantiere civico democratico), che hanno depositato nei giorni scorsi un'interrogazione al riguardo.
Emersa in relazione alla grande richiesta di piccoli spazi da coltivare da parte dei pensionati trentini, la proposta comprende anche la realizzazione di uno stabile (in legno oppure prefabbricato) che possa servire sia come deposito per gli attrezzi, sia come centro di aggregazione per gli anziani della zona, dove ritrovarsi durante e dopo l'attività negli orti urbani.
«La proposta - spiegano il presidente del coordinamento provinciale Tullio Cava e Melchiore Redolfi in rappresentanza di Ancescao - è quello di fare uno spazio di aggregazione in un luogo attualmente libero, con benefici per tutta la comunità della zona. Si permetterebbe infatti di creare un luogo di incontro per le tante persone anziane della città, fornendo loro un motivo per uscire di casa, incontrarsi con altra gente e mantenersi in forma. Ma non solo: la destinazione dell'appezzamento a orto urbano lo salverebbe da speculazioni e lottizzazioni pubbliche, salvaguardando una porzione di territorio dalla cementificazione».
La richiesta è indirizzata soprattutto all'amministrazione comunale, affinché si faccia portavoce dell'istanza emersa dalla stessa popolazione presso la Provincia. In merito, a quanto riferito dal consigliere Tomasi, l'interrogazione depositata vuole essere un documento super partes , su cui tutti i consiglieri favorevoli possono apporre la propria firma, indipendentemente dallo schieramento.