Minaccia gli operatori Stop all'accoglienza
Con quattro violazioni al regolamento (ad esempio fumare nei luoghi in cui non si può oppure non fare le pulizie) si è fuori. Ma basta una contestazione grave per far scattare subito la richiesta di revoca dell’accoglienza. Ieri la procedura è stata attivata per un migrante gambiano che per l’ennesima volta ha dato in escandescenza nella residenza «Fersina». Ci sono regole da rispettare per i migranti che vengono ospitati in Trentino e accompagnati in un percorso di inclusione: lo evidenzia Pierluigi La Spada, coordinatore di Cinformi, il braccio operativo della Provincia che gestisce l’accoglienza.
Dal primo gennaio ad oggi sono una ventina i migranti inseriti nel programma, ma poi allontanati dalle strutture perché non si attenevano alle regole. Ieri alle 10 del mattino in via al Desert sono intervenuti poliziotti e carabinieri. Il giovane straniero, proveniente dal Gambia, stava minacciando gli operatori. Lo stesso comportamento lo ha avuto anche il giorno prima, al punto che i responsabili di Cinformi hanno predisposto la richiesta al Commissariato del Governo per l’allontanamento del soggetto dal programma. Con una procedura d’urgenza, al giovane ieri pomeriggio è stato notificato l’atto in questura. Ma alle 19 il gambiano era all’esterno della residenza per tentare in ogni modo di entrare. Sono intervenute nuovamente le forze dell’ordine che hanno dovuto contenere la resistenza del giovane.
«Minacce e aggressioni non sono tollerate - evidenzia Pierluigi La Spada, coordinatore di Cinformi - La legge prevede che il prefetto adotti il decreto di revoca a fronte di una violazione grave o ripetuta del regolamento di accoglienza approvato dalla giunta provinciale». Regolamento che prevede una contestazione scritta ogni volta che si sbaglia: con quattro violazioni si è fuori, ma se si tratta di un episodio grave - come detenzione di droga, consumo di stupefacenti, minacce, aggressioni e comportamenti violenti - l’allontanamento è previsto senza ulteriori avvertimenti. I numeri dell’accoglienza, dunque, sono sempre variabili. Dal primo gennaio al 30 giugno 2017 i nuovi arrivi sono stati 716, le uscite (sulla presenza complessiva nelle strutture) 417. L’82% di coloro che sono partiti ha abbandonato volontariamente il progetto, forse per raggiungere un altro Paese; solo il 14% ha terminato il percorso.
L’immigrato gambiano, che ieri ha dato in escandescenza, è ospite della struttura «Fersina» dal settembre 2016. Ora è libero sul territorio in attesa di una risposta alla domanda di protezione internazionale. Al vaglio anche la posizione di una giovane nigeriana sorpresa dalla polizia con una cinquantina di grammi di marijuana nascosti nella fascia portabebè. Nella sua stanza, all’interno di una residenza protetta, sono stati trovati altri 270 grammi. La donna è stata denunciata.