Le torri di Madonna Bianca diventeranno a zero emissioni
Trento, con il quartiere di Madonna Bianca, è protagonista di Stardust, progetto europeo da 20 milioni di euro del programma Horizon 2020. Il capoluogo, insieme a Pamplona e Tampere, vedrà realizzati in 5 anni interventi in ottica smart city su due distretti cittadini, di cui Officinae Verdi Group (legato a Unicredit) è unico financial advisor. Gli interventi saranno realizzati su due aree principali.
Nel complesso residenziale Madonna Bianca (che ospita 711 famiglie) saranno riqualificate 3 torri secondo una visione nZEB (edifici a zero emissioni): isolamento termico, impianti fotovoltaici, riscaldamento sfruttando il calore naturale del suolo, monitoraggio energetico e un programma di formazione e coinvolgimento dei residenti. Di questi primi interventi si studierà la replicabilità per applicarli anche agli altri edifici del complesso. Stardust si integrerà anche al piano di e-mobility cittadina, realizzando interventi ausiliari per incentivare e rendere più agibile la mobilità elettrica.
Insieme a Trento, altre 10 città in tutta Europa, vedono coinvolta l'expertise di Officinae Verdi come advisor tecnico-finanziario, mettendo in campo le sue competenze ed esperienza in ambito smart city, innovazione ed efficienza energetica a 360°.
Le torri di Madonna Bianca sono state erette negli anni Settanta su progetto dell'architetto Marcello Armani. Come detto, tre dei 14 edifici Itea - da decidere quali, perché vanno coinvolti anche i proprietari privati - saranno riqualificati. Si procederà a un restyling architettonico e alla riqualificazione energetica, creando un involucro coibentato per riduzione dei consumi, mentre le facciate saranno ventilate con pannelli fotovoltaici integrati sul lato sud. È prevista inoltre la conversione di alcuni balconi in logge, ma anche l'installazione di pompe di calore nel sottosuolo per il riscaldamento e l'accumulo termico sotterraneo.
Come già annunciato nei mesi scorsi, il progetto «Stardust» vuole anche dire, per la città, soluzioni innovative per renderla più vivibile, sul doppio fronte della mobilità e dei servizi Ict. Vuol dire, per esempio, che sarà possibile conoscere in tempo reale dal proprio smartphone dove parcheggiare, dove c'è uno stallo libero. Vuol dire, ancora, che sarà possibile prenotare i parcheggi dotati di colonnine per la ricarica dell'auto elettrica.
L'importo che arriva da Bruxelles grazie al bando Horizon 2020 vinto, fa piovere sul Comune di Trento e sui soggetti pubblici e privati partner un importo di poco inferiore ai 6 milioni di euro, destinati a finanziare il contenuto di innovazione del progetto «Stardust»: al Comune di Trento vanno 755 mila euro; ad Itea spa 2 milioni di euro; a Dolomiti Energia spa (che interviene con due società, Dolomiti Energia Rinnovabili e Set Distribuzione) 1,5 milioni; al centro di ricerche Eurac di Bolzano, partner del Comune di Trento, 700 mila euro; ad Fbk, partner sia sul fronte Ict, sia su quello della riqualificazione energetica delle torri, 500 mila euro; il rimanente è spartito tra Dedagroup spa (per le piattaforme informatiche), Habitech-Distretto tecnologico e Trentino Mobilità spa, la società che ha in gestione i parcheggi cittadini, controllata dal Comune di Trento (82,26% delle azioni).