Torna la squadra antidegrado in città 14 agenti e un presidio fisso in piazza Dante
Lo aveva promesso in passato e ribadito dopo le elezioni, ora il governatore Ugo Rossi lo ha messo nero su bianco in una delibera firmata dall’assessore agli enti locali Carlo Daldoss e approvata lunedì dalla giunta provinciale: la squadra antidegrado della Polizia locale di Trento verrà ricostituita e sarà finanziata dalla Provincia, così come verrà realizzato il posto di polizia fisso in piazza Dante.
La squadra sarà composta dai 12 agenti finanziati dalla Provincia più 3 che il Comune aveva deciso autonomamente di assumere, tutti a tempo indeterminato. Una scelta decisiva per rendere stabile il presidio e formare le professionalità necessarie.
La vecchia squadra antidegrado già costituita e in servizio da un anno e mezzo si era infatti in poco tempo sciolta come neve al sole. Ben sette degli undici agenti selezionati si erano dimessi nel giro di poche settimane perché nel frattempo avevano trovato un’occupazione stabile altrove o un posto più vicino a casa. Erano poi stati sostituiti ma la precarietà del posto di lavoro non aveva favorito la formazione di un gruppo forte, in grado di contrastare con efficacia i problemi di criminalità diffusa presenti in centro storico e nella zona di piazza Dante.
Gli agenti che verranno selezionati non saranno però operativi prima del gennaio 2019. Questi i tempi tecnici necessari per pubblicare il bando e concludere la loro formazione. Lo ha comunicato ieri in consiglio comunale il sindaco Alessandro Andreatta. Una precisazione che ha fatto infuriare Alberto Pattini, capogrupo del Patt, che all’inizio della seduta in una domanda di attualità aveva sollecitato la giunta a fare in fretta.
Rispondendo alla domanda il sindaco si è attribuito la paternità dell’idea di una squadra antidegrado stabilizzata. «L’ultima volta ho chiesto un mese e mezzo fa all’assessore Daldoss - ha rivelato - una modalità per poter passare ad assunzioni a tempo indeterminato e nell’incontro del 26 marzo in sede di comitato ordine pubblico e sicurezza il presidente Rossi ha dichiarato che era disponibile, impegno che mi ha confermato per iscritto il 4 aprile.» Nella lettera il governatore parla di 11 assunzioni mentre la delibera approvata lunedì ne indica 12. Ma in realtà il concorso sarà fatto per 14 assunzioni - ha spiegato Andreatta - perché alcune immissioni in ruolo erano già state decise autonomamente dalla giunta comunale. E grazie alla delibera approvata ieri sera dal consiglio comunale che adegua i regolamenti comunali alle leggi europee vi potrà partecipare anche chi ha più di 35 anni.
Nella stessa comunicazione Rossi annunciava al sindaco la disponibilità a finanziare la copertura delle spese per un presidio fisso in piazza Dante. Il sindaco a questo proposito ha detto che i tecnici comunali sono al lavoro per individuare le modalità tecniche e la collocazione del presidio ma ha anche ribadito di aver chiesto al questore che sia un presidio interforze, con la partecipazione a turno oltre che della polizia locale di carabinieri, finanza e polizia di stato. «Più di una questione di casetta è una questione di persone» sostiene Andreatta. Nel del tutto soddisfatto delle risposte il consigliere Pattini ha chiesto che si proceda rapidamente, ricordando come il presidio sia un’idea di un anno fa rimasta ancora sulla carta.
Per parlare di sicurezza e ordine pubblico nei giorni scorsi il sindaco aveva incontrato i membri del Comitato Vivi San Martino, che contestano il comportamento delle forze dell’ordine, incapaci a loro giudizio di far rispettare i divieti di consumo di alcolici in piazza Centa. Il Comitato è convinto che neanche un presidio fisso in piazza Dante possa risolvere i problemi, creando invece le condizioni per una migrazione della microcriminalità verso altre zone.