L'aereo storico in volo dal Caproni al Muse
Sarà un volo inusuale, quello della riproduzione dello storico caccia Aermacchi 205 che, nel primo pomeriggio di mercoledì 19 dicembre, verrà trasportato con l’elicottero sui cieli di Trento. Il tragitto sarà breve ma comunque bizzarro e interessante da osservare.
Il dettagliatissimo mock-up in scala 1:1 (un aereo in tutto e per tutto uguale all’originale, ma non in grado di volare) sarà infatti trasportato dal Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni per arrivare al MUSE di Trento dove sarà ospitato nel prato fino a marzo 2019 quando verrà riconsegnato al museo aeronautico di Volandia accanto all’aeroporto di Malpensa.
L’inedito spettacolo del trasporto in elicottero di un aereo è un modo di mantenere sempre vivace e interessante la dimensione espositiva del Muse e del suo parco. E’ inoltre un modo di segnalare ai numerosissimi visitatori l’interessante Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni che si trova a pochissimi minuti di tragitto dal Muse e accanto al Casello Autostradale di Trento Sud. Si tratta inoltre di una bella occasione per rinsaldare i rapporti del MUSE con Festivolare, il primo air show del Trentino, grazie alla cui collaborazione è stato realizzato il prestito e l’operazione di trasferimento «aereo» dall’aeroporto di Mattarello ai prati del Muse.
L’aereo è la replica fedele dell’Aermacchi 205: è stata realizzata presso dal Museo aeronautico Volandia ed è particolarmente fedele all’originale per forma, livrea e dettagli. Il Macchi C.205 Veltro volò per la prima volta il 19 aprile 1942 entrando in servizio dal 1943 al 1947. Con una lunghezza di 8,85 m e del peso di 2.581 kg fu un velivolo da caccia che per l’epoca presentava caratteristiche eccellenti. Monoplano e monoposto ad ala bassa e dalla struttura interamente metallica era dotato di un motore Daimler-Benz DB 605 che spingeva lo spingeva a ben 640 km/h. Tra le sue qualità più citate vi era proprio la ‘velocità superiore’ rispetto agli aerei del tempo e la capacità di prendere rapidamente in quota. I suoi nemici erano i Mustang e gli Spitfire con i quali riusciva a competere per velocità e per la grande agilità di manovra.