Viadotto dei Crozi: lavori in giugno, i cantieri dureranno due anni
Slitta alla prossima estate l’avvio dei lavori sul viadotto dei Crozi, sulla statale della Valsugana. I lavori di adeguamento antisismico del ponte, previsti inizialmente per maggio, potrebbero iniziare il prossimo giugno e avranno una durata di 540 giorni. Durante l'apertura del cantiere, il traffico in direzione Pergine verrà deviato su un tratto della vecchia statale della valsugana; ma i lavori di adeguamento porteranno a due benefici: l'eliminazione dei giunti ad ogni campata (rimarranno solo quelli all'inizio ed alla fine del viadotto) e l'allargamento della carreggiata da 8 a 9 metri e 70.
La gara per assegnare l’appalto è ormai alle battute finali e dovrebbe essere decisa nelle prossime settimane, salvo ricorsi sempre possibili al Tribunale amministrativo di Trento. In quei due anni e mezzo «rimarranno due corsie: una sul ponte e l’altra lungo la vecchia strada dei Crozi che sarà sistemata e collegata alla galleria con un by pass. I camion passeranno sul ponte, le auto sulla vecchia strada» ha spiegato il governatore Maurizio Fugatti rispondendo ieri in aula a un’interrogazione di Claudio Cia (Agire).
«Nel caso di criticità, che si potranno verificare, la Provincia si coordinerà con Trento e i Comuni della Valsugana interessati» ha specificato il presidente.
Né il ponte né la Statale 47 in direzione di Pergine saranno chiuse, ha aggiunto Fugatti rivolgendosi a Devid Moranduzzo (Lega) che a sua volta lo ha interpellato sull’argomento. A giorni si saprà quale fra le 5 ditte (3 regionali e 2 venete) si aggiudicherà l’appalto di questa opera che costerà 4milioni e verrà finanziata dal Fondo europeo.
Nei prossimi 2 anni altri due viadotti verranno peraltro rimessi a nuovo: un altro in Valsugana (il viadotto Tamarisi, prima di Pergine) e poi quello di Gardolo.
La statale vede transitare ogni giorno – in ciascuna direzione – qualcosa come 23.000 veicoli. La Provincia fa sapere che il viadotto, realizzato 50 anni fa, è in buona salute ma necessita di manutenzione per rispondere alle norme antisismiche. Lungo 500 metri, è formato da 10 campate alte fino a 35 metri; i nuovi lavori consentiranno di allargare la sede stradale fino a 9 metri e l’eliminazione dei 10 giunti.
Per quanto riguarda invece la statale della Valsugana più in generale, «la giunta ha attivato il percorso di concertazione pubblica per la riorganizzazione del tratto stradale tra Castelnuovo e Grigno» ha evidenziato Fugatti, rispondendo all’interrogazione che Roberto Paccher (Lega) ha presentato in aula. Fugatti ha chiarito che «sulla base dei dati in possesso e valutando le progettazioni finora svolte e le opere realizzate, nel tratto stradale in questione, è stato elaborato un documento preliminare di progettazione, valutando possibili soluzioni di sdoppiamento dell’asse stradale nel tratto fra Castelnuovo e Grigno. È stato scelto di adottare una sezione tipo stradale “C1” extraurbana secondaria con una corsia per senso di marcia di 3,75 metri e banchina di 1,50 metri, con larghezza della piattaforma stradale di 10,50 metri».
«La statale della Valsugana – ha detto Paccher – è segnalata come una delle più pericolose per il numero di incidenti stradali e proprio in quel tratto negli anni sono stati registrati molti decessi. Si tratta di una arteria fondamentale per la nostra Provincia e da molto tempo gli abitanti della valle stanno chiedendo una risposta. Sono molto soddisfatto della risposta del presidente Fugatti, che testimonia ancora una volta l’attenzione posta al territorio. Con l’avvio della concertazione pubblica si apre una nuova fase».