Mercatini di Natale e inchiesta su Elda Verones: la "Vigilanza" chiede lumi
La "Vigilanza" chiede lumi
Apparentemente l’organizzazione dei mercatini di Natale va avanti regolarmente. Il sito web allestito dall’Apt prosegue il conto alla rovescia e indica che mancano 41 giorni all’inaugurazione delle bancarelle che occuperanno piazza Fiera e piazza Battisti. Ma l’offensiva avviata da Agostino Carollo e le sue contestazioni sulla legittimità dell’affidamento da parte del Comune all’Azienda di promozione turistica di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi qualche dubbio lo hanno sollevato. A volerci vedere più chiaro sulla regolarità dei passaggi amministrativi è Andrea Merler, presidente della commissione di vigilanza e capogruppo della Civica Trentina che nei giorni scorsi ha scritto al direttore generale Chiara Morandini e all’assessore alle attività economiche Roberto Stanchina invitandoli a riferire in una prossima seduta della commissione sulle supposte irregolarità segnalate da Carollo. L’imprenditore roveretano sostiene che l’Apt non ha mai fatto regolare richiesta di occupazione del suolo pubblico per organizzare i mercatini e si dice pronto a fare ricorso al Tar se verrà concessa ora, superando la domanda fatta a nome della Everness, la sua società di organizzazione di eventi.
In attesa di occuparsi di mercatini, presumibilmente nella seduta già fissata per il 29 di questo mese, martedì prossimo la commissione vigilanza tornerà invece ad approfondire l’altra vicenda che coinvolge l’Apt cittadina, ovvero le accuse lanciate dall’ex consigliere di amministrazione Dario Maestranzi di scarsa trasparenza nella gestione degli eventi affidati alla direttrice Elda Verones. Nell’occasione saranno visionati alcuni verbali dei consigli di amministrazione che il presidente dell’Azienda di Promozione Turistica, Franco Aldo Bertagnolli, ha acconsentito a fornire ma solo a patto che la vicenda sia analizzata in una seduta a porte chiuse e che i commissari firmino una clausola di riservatezza impegnandosi a non dire nulla sui contenuti di quei verbali.
«È una richiesta legittima - conviene Merler - perché pur essendo l’Apt una azienda a partecipazione pubblica e che anche utilizza fondi pubblici per l’attività non è una in house sottoposta a controllo analogo e quindi gli atti del consiglio di amministrazione sono riservati». Al di là dei rilievi specifici quello che la commissione probabilmente farà alla fine della sua “indagine” è inviare una lettera all’Apt per raccomandare che l’azienda si doti di un organismo di vigilanza interna che possa garantire su un oculato utilizzo del denaro pubblico.
Venerdì intanto le accuse di Maestranzi sono state oggetto di un consiglio di amministrazione straordinario convocato nei giorni scorsi in cui il presidente ha riferito anche sulla richiesta di acquisizione atti avanzata nei giorni scorsi in sede, oltre che in Comune e in Provincia, dalla Guardia di Finanza.