Ianeselli fa lo sceriffo: divieto di fumo alle fermate degli autobus e "nei pressi" delle scuole
Da domani, giovedì 7 gennaio, in coincidenza con l’apertura delle scuole superiori, entrerà in vigore nel comune di Trento l’ordinanza firmata dal sindaco Franco Ianeselli che istituisce il divieto di fumare alle fermate degli autobus e nei pressi delle scuole. La norma vieta il fumo, qualora siano presenti altre persone, nel raggio di 15 metri dalla segnaletica che indica le fermate del trasporto pubblico o alla stessa distanza dagli ingressi degli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Sempre da domani sarà attivo anche un presidio, a cura di polizia locale, Trentino solidale e protezione civile, per informare e scoraggiare i comportamenti inopportuni e imprudenti ai fini del contenimento della diffusione della pandemia. Nel caso di violazione dell’ordinanza è prevista una sanzione amministrativa non lieve, visto che si parla di una multa compresa tra 400 e 1.000 euro.
È del 23 dicembre 2020 l’ordinanza comunale sul divieto di fumo in prossimità degli edifici scolastici e delle fermate del trasporto pubblico. Venne emanata dal momento che è stato «accertato che in corrispondenza e nei pressi delle fermate del trasporto pubblico locale, e nelle aree prospicienti e prossime gli istituti scolastici, si formano assembramenti di persone che, seppur differenti tra loro sia per il numero di soggetti coinvolti sia per la durata degli stessi, favoriscono in via potenziale la diffusione del virus». La norma è stata decisa perché si ritiene che «i fumatori possano aumentare i rischi di diffusione del virus all’atto di fumare, dovendo a tal fine rimuovere o abbassare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie». È stata decisa, inoltre, in considerazione del fatto che «attualmente sono presenti focolai del virus legati anche all’assembramento di persone in spazi pubblici». Un’ordinanza restrittiva, tra l’altro, è del tutto ammissibile come si ricorda nel testo in questione, «considerato che le amministrazioni locali possono emanare provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli disposti a livello nazionale».
L’ordinanza è valida da domani, 7 gennaio, al 31 gennaio 2021 compreso, «fatta salva», si legge ancora, «la possibilità di prorogarne l’efficacia, modificare o integrare il provvedimento con ulteriori disposizioni o restrizioni».