Preso il ladro delle «spaccate» in centro: i Carabinieri arrestano in flagranza un tunisino dopo il colpo al Mountain Sport
L’allarme del negozio ha fatto arrivare il Radiomobile: dietro la chiesa di San Pietro il trentanovenne cercava di nascondersi, ma aveva un borsone con i capi rubati, del valore di 1200 euro: è in carcere
TRENTO. Preso! Il ladro delle «spaccate» in centro storico a Trento è stato arrestato dai Carabinieri di Trento.
La scorsa notte i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Trento – intervenuti presso il negozio Mountain Sport di Piazzetta Bruno Lunelli, ove era scattato l’allarme - hanno tratto in arresto in flagranza N.K., 39enne pluripregiudicato tunisino, responsabile di furto aggravato.
I militari, impegnati nell’ordinario turno di vigilanza sul centro urbano del capoluogo, sono stati inviati sul posto dalla Centrale Operativa e hanno constatato lo sfondamento della vetrina, provocata con un grosso sasso oltre a evidenti segni che qualcuno aveva rovistato all’interno dell’esercizio commerciale.
Non trovando nessuno nel locale o nelle immediate vicinanze, ma consapevoli che il reato era stato commesso da poco, hanno avviato immediatamente una ricerca concentrica dell’autore, in tutte le vie e vicoli circostanti, per verificare se il reo si fosse nascosto per sfuggire alla cattura, avendo percepito l’arrivo delle Forze dell’Ordine. La scelta è stata fruttuosa, consentendo ai militari di individuare il presunto autore, che si era accovacciato dietro un pilone nei pressi della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, in vicolo della Contrada Tedesca, poco lontano dal luogo del reato.
Alla richiesta dei documenti, l’uomo ha cercato comunque di confondere i militari, informandoli di avere visto scappare un uomo in direzione opposta a quella del negozio, ma date le evidenze i Carabinieri non si sono lasciati fuorviare e hanno proseguito il controllo, trovandolo in possesso di una busta contenente capi di abbigliamento, per un valore di circa 1.200 euro, riconducibili senza dubbio al negozio derubato, sia per la tipicità esclusiva degli articoli, sia per la presenza delle etichette originali.
La merce è stata quindi immediatamente restituita al legittimo proprietario, mentre l’arrestato è stato associato al carcere di Spini di Gardolo, in attesa del giudizio.