Trento / Grandi opere

Circonvallazione ferroviaria, nuove iniziative contro il progetto attuale e per un tracciato in Destra Adige

Il comitato di San Martino e la Rete dei cittadini rilanciano l'opposizione al piano che prevede anche il tunnel della Marzola e chiedono che si riconsideri la vecchia opzione sull'altro lato della valle

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TRENTO. Comitato di San Martino e Rete dei cittadini questa mattina hanno rilanciato l'opposizione all'attuale progetto di circonvallazione ferroviaria a Trento.

Oggi, in una conferenza stampa hanno invitato a intensificare l'azione politica per favorire informazione e partecipazione sui temi legati alla grande opera prevista in città, con una linea ad alta velocità che secondo il progetto partirebbe da Trento nord e procederebbe poi in un tunnel sotto la Marzola. Presenti Martina Margoni, Paolo Zadra, e gli esperti Mario Perghem Gelmi e Emiliano Voltolini.

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Il progetto attuale della circonvallazione ferroviaria in sinistra Adige è sbagliato: l’opera va spostata in destra Adige, sotto il Bondone. È quanto sostiene il Comitato San Martino e Buonconsiglio che ha illustrato le sue ragioni e propone una alternativa.

Nel nome della salvaguardia del territorio, questa mattina la rete di cittadini ha ribadito la necessità di creare una "vera e propria" rete territoriale per informare tutti gli altri cittadini, auspicando che diventino ancora più numerosi e responsabili.

Un appello rivolto anche a chi è all'interno delle istituzioni, a cominciare dalle circoscrizioni comunali, e nelle organizzazioni di categoria in rappresentanza di professionisti e operatori economici.

"Respingiamo con fermezza - scrivono i promotori - l'accusa che ci viene rivolta, gratuita e che deforma la realtà, per la quale chi è contro il progetto attuale della circonvallazione in sinistra Adige è contro l'importante opera.

Chi sostiene questa tesi e limita il proprio contributo a questo tema manifesta una posizione, spesso in ambito politico, di schieramento ideologico anziché di vero e proprio servizio alla collettività.

Abbiamo sempre affermato con decisione, in ogni possibile sede, che non siamo contro l’opera ma siamo contro un progetto che consideriamo tecnicamente debole e pericoloso, oltre che è inutilmente impattante sul tessuto urbano della città di Trento.

Chiediamo alle istituzioni che sostengono l’impraticabilità tecnica del passaggio della circonvallazione ferroviaria in destra Adige di produrre ai cittadini, con completezza, trasparenza e onesto rigore scientifico, tutta la documentazione a supporto di questa affermazione.

Magari proponendo un incontro pubblico ove informare il cittadino sui contenuti di tale documentazione.

Il gruppo che qui rappresentiamo e, ne siamo certi, la Rete che stiamo attivando, sono pronti a partecipare fornendo i contenuti tecnici del progetto alternativo in destra Adige.

Continueremo democraticamente questa battaglia civile, in ogni possibile sede per noi praticabile, per salvaguardare l'integrità della città di Trento e dei suoi quartieri da un progetto, ad alto rischio per tutto il territorio e irrealizzabile nei tempi previsti dal Pnrr (giugno 2026).

Invitiamo tutti i cittadini, anche coloro che non abitano nelle aree interessate dall'opera in sinistra Adige, ad informarsi, sentirsi parte integrante e non separata della città ed a prendere civilmente posizione nell’interesse di tutta la nostra comunità", conclud eil comunicato diffuso questa mattina dopo la conferenza stampa.

Dutante l'incontro, Voltolini e Perghem Gelmi hanno annunciato che la Rete intende presentare una ipotesi progettuale per il percorso in Destra Adige: ingresso in galleria all'altezza dell'Interporto, tunnel sotto il Sorasass, uscita a sud di Calliano per ricongiungersi alla ferrovia attuale. "Una ipotesi sostenuta in primis dalle Ferrovie, negli anni Duemila. Era anche la strada scelta dai tecnici della provincia, che poi però cambiarosno incredibilmente idea ed oggi ("sono le stesse persone") appoggiano il passaggio sotto la Marzola" è stato detto.ì

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