Il ministro della Difesa Guerini inaugura il Museo degli Alpini al Doss Trento. E l’Ana gli chiede il ripristino della naja obbligatoria
La nuova struttura ampliata aprirà al pubblico nei prossimi giorni: «Un’opera che sarà di esempio per altre regioni italiane» dice l’onorevole. E il presidente Ana Favero ripropone il servizio militare
TRENTO. Un’anteprima d’apertura di eccezione per il Museo Nazionale Storico degli Alpini sul Doss Trento.
Questa mattina, 18 ottobre, alle ore 11, il Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, ha visitato in anteprima la struttura espositiva storica che è stata ammodernata ed ampliata, con un’operazione sinergica varata in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini a Trento nel 2018 e che ha coinvolto l’Associazione Nazionale Alpini e il Comando Truppe Alpine, con il fondamentale sostegno della Provincia e del Comune di Trento.
Il Ministro era accompagnato nella visita dal Comandante delle Truppe Alpine, Gen. C.A. Claudio Berto e dal Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, ing. Sebastiano Favero e sarà accolto dai vessilli e dai Presidenti delle Sezioni Ana.
Il Museo Nazionale Storico degli Alpini offre un excursus eccezionale sulla storia del Corpo degli Alpini, che nel 2022 festeggerà i 150 anni di fondazione, dalle origini ai nostri giorni. La struttura, dopo le restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19, aprirà i battenti al pubblico nelle prossime settimane.
«Quest'opera importante restituisce alla città, ai giovani, agli studiosi, a tutti gli italiani, un luogo importante di memoria, studio, riflessione e incontro. Un museo importante che è nella rete dei musei militari italiani e per questo noi stiamo lavorando per valorizzare questi presidi di cultura e memoria grazie ad un accordo con Fai e ministero dei Beni culturali. Quest'opera è un grande esempio che mi auguro di poter realizzare in altre parti del Paese» ha detto il ministro della Difesa.
Il ministro, accompagnato dal comandante delle Truppe Alpine, generale Claudio Berto, e dal presidente dell'Associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero, è stato accolto dai vessilli e dai presidenti delle sezioni Ana. «La cerimonia di oggi è un evento ancora più importante perché questa riapertura coincide con il centenario del Milite ignoto per onorare i caduti italiani in tutte le guerre. Il secondo aspetto è che questa cerimonia ci proietta idealmente verso un appuntamento molto atteso, cioè il 150/o anniversario di costituzione del corpo che sarà ricco di eventi e manifestazioni e ricco del senso di riconoscenza che dobbiamo agli Alpini», ha aggiunto il ministro.
«Chiediamo il servizio militare obbligatorio a favore della patria per formare i nostri giovani in modo costruttivo, crediamo che sia la strada per un futuro migliore per la nostra Italia» ha detto il presidente dell'Associazione nazionale alpini, Sebastiano Favero: «Gli alpini sono un corpo, un tutt'uno, in armi e in congedo", ha perseguito Favero, ringraziando le sezioni presenti venute "a rendere testimonianza della volontà di portare avanti a questo progetto».
Il presidente Ana ha ringraziato per la disponibilità Comune e Provincia di Trento per aver creduto nel progetto e contribuito a trasformare il Museo, che da poco più 200 metri quadrati è passato a circa 1.700 metri quadrati di superficie espositiva. «Guardiamo al futuro e vorremmo che giovani comprendessero i messaggi di coloro che hanno spesso donato la loro vita per noi. Una delle garanzie più importanti per un paese è trasmettere questi valori e la nostra identità, è così che possiamo pensare di avere un futuro e confrontarci con gli altri in modo sereno e costruttivo. Serve attenzione particolare per i giovani di oggi», ha aggiunto Favero.